La Nuova Sardegna

Sassari

Nel parco l’omaggio ai caduti in guerra

Nel parco l’omaggio ai caduti in guerra

Sobria cerimonia davanti al monumento al Milite ignoto. Ricordato l’ultimo “ragazzo del ’99”

05 novembre 2012
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SASSARI. Con la cerimonia dedicata ai caduti di tutte le guerre si è concluso ieri mattina, nel parco di via Montello, il ciclo di iniziative di commemorazione promosso dal comando generale della Brigata Sassari in occasione delle ricorrenze dei primi di novembre. Alla presenza delle autorità, in testa il sindaco Gianfranco Ganau, il prefetto Salvatore Mulas e il generale Manlio Scopigno, comandante della “Sassari”, il reparto di formazione interforze, con la “colonna sonora” della banda Città di Sassari, hanno reso omaggio al monumento dedicato al milite ignoto, eretto qualche anno fa all’interno dell’area verde che sorge di fronte alla nuova questura. Alla cerimonia ha preso parte anche un folto gruppo di associazioni combattentistiche e d’arma con i tradizionali labari e le insegne.

Una cerimonia importante con la quale l’Esercito, nella giornata del 4 novembre, ha voluto festeggiare il 94° anniversario della vittoria italiana sugli austro-ungarici, ricorrenza in cui, per tradizione, si festeggia anche la giornata delle Forze armate e dell’Unità nazionale. La compagnia di formazione, composta da militari delle tre armi e da una rappresentanza di uomini delle forze dell’ordine, è stata schierata di prima mattina, all’interno del giardino, poi all’arrivo delle autorità, i primi ordini secchi del comandante di picchetto, accompagnati dalle note della fanfara, hanno dato il via alla cerimonia. Le lettura del messaggio del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha preceduto quella dei messaggi delle associazioni dei combattenti e del bollettino della Vittoria, lo storico documento con cui il comandante supremo dell'esercito italiano, 94 anni fa, annunciò al mondo la disfatta nemica e la vittoria dell'Italia nella Prima guerra mondiale.

La cerimonia ha regalato momenti di autentica commozione quando una studentessa del liceo Canopoleno ha recitato la poesia, “19 stelle nel cielo”, dedicata ai militari italiani morti, il 12 novembre del 2003, nella sanguinosa strage di Nassirya. Un momento toccante della cerimonia è stato anche quello in cui il luogotenente Antonio Pinna ha ricordato il reduce Giovanni Antonio Carta, classe 1899, da Mores, caporal maggiore del 151° reggimento fanteria, l’ultimo dei ragazzi del ‘99 scomparso qualche anno fa. Furono centomila i soldati sardi chiamati alle armi nella campagna di guerra del 1915-18 durante la quale i Diavoli rossi della Brigata Sassari si distinsero per coraggio e abnegazione nella devastante guerra di trincea, che, concludendo il ciclo storico del Risorgimento italiano, portò alla liberazione delle terre “irredente” e alla conquista dell’Unità nazionale.

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