La Nuova Sardegna

SASSARI. La presentazione di un reportage di guerra: “Sotto il cielo di Herat – La Brigata Sassari in Afghanistan” del giornalista della “Nuova” Pier Luigi Piredda e della fotoreporter Elisabetta Loi, è stata ieri l’ennesima occasione per dimostrare l’affetto e l’attaccamento che i sassaresi nutrono nei confronti dei “loro” soldati. Più di seicento persone hanno assistito all’evento nel grande cortile della caserma Lamarmora per stringersi a Pier Luigi Piredda che ha raccontato con gli occhi e il cuore di un “sassarino” speciale lo straordinario contributo offerto dalla Brigata a un Paese alla ricerca della normalità. «Perchè anche lui – come ha sottolineato Filippo Peretti presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna – come i soldati che è andato a trovare, ha un cuore grande». Due sensibilità, quella del reporter e della fotografa free lance che si sono incontrate per caso e subito hanno trovato un punto di contatto. Elisabetta con l’emotività femminile che spesso diventa valore aggiunto , Pier Luigi con la curiosità che accompagna ogni sua giornata di lavoro, in redazione e fuori. «Due settimane al seguito dei “Dimonios”, per verificare con quanta dedizione le donne e gli uomini della Sassari partecipano alle missioni internazionali di pace in terra afghana», ha detto il giornalista.«E’ per questo – ha spiegato il generale Manlio Scopigno – che la Brigata Sassari è particolarmente apprezzata dalle popolazioni», come ha confermato l’ex ministro della Difesa Arturo Parisi che ha detto «l’Italia non lascerà mai sole le popolazioni che cercano la pace».

La straordinaria umanità dei dimonios non poteva non essere colta dall’obiettivo di Elisabetta Loi: donne e uomini in divisa che abbracciano i bambini fino a commuoversi, soldati che vegliano sui villaggi, che portano viveri rischiando di saltare in aria per una bomba. Proprio come è successo all’ultimo eroe della Brigata: il maggiore Giuseppe La Rosa.