La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, una petizione per le strade dell’agro

di Salvatore Santoni
Sorso, una petizione per le strade dell’agro

Gli abitanti di La Pidraia e Badde Caddoggia hanno raccolto 50 firme: «Il Comune ci dimentica»

13 marzo 2014
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SORSO. «L’amministrazione comunale ci ha abbandonati». È l’ennesimo messaggio carico di rabbia e sconforto a essere lanciato dagli abitanti dell’agro che vivono a ridosso delle strade vicinali La Pidraia e Badde Caddoggia, che annunciano la presentazione - nei prossimi giorni - di una petizione, sottoscritta da circa 50 cittadini e mirata a ottenere che sia effettuata la manutenzione delle strade vicinali, nelle mani del sindaco Giuseppe Morghen.

Quando circa un mese fa si lamentarono della condizione disastrosa delle strade che conducono alle loro case, gli abitanti speravano di ricevere in tempi brevi la visita degli operai del comune. Ma nella loro zona non si è presentato nessuno per settimane e per questo ora chiedono di essere ricevuti dal sindaco in persona.

«Quando c’è da notificare le multe l’amministrazione ci bussa alla porta senza indugi, per poi sparire quando siamo in difficoltà», spiegano alcuni dei residenti. Alla protesta partita con la prima lettera un mese fa, si aggiungono oggi numerose famiglie che vivono nella vicina Badde Caddoggia, che con i vicini de La Pidraia condividono l’utilizzo della strada d’accesso. «Guardando le nuove mappe della toponomastica comunale ci siamo resi conto che ci hanno accorciato la strada vicinale. È un’assurdità», commenta Angela, che accedeva all’abitazione da quella che era la strada vicinale Badde Caddoggia.

Gli abitanti della zona non ci stanno a essere trattati come cittadini di serie b: «Chiediamo di fare un sopralluogo per porre fine, al più presto, al disagio che le nostre famiglie devono affrontare tutte le volte che piove», si legge nel testo della petizione. «Noi non abbiamo referenti in Comune e non ci occupiamo di politica, siamo semplici cittadini che pagano le tasse come tutti, compresa la Tarsu, nonostante la lontananza delle isole ecologiche dalle nostre abitazioni senza beneficiare di riduzione alcuna. Ma visto che le cose stanno così, vorrà dire che alle prossime elezioni comunali faremo pesare il nostro voto», dichiarano alcuni dei firmatari.

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