Vanno in questura dopo il furto: arrestati
Rubano gioielli a Baddimanna e poi cercano di costruirsi un alibi andando dalla polizia che li blocca
SASSARI. Rubano oggetti di valore, tra cui collane, bracciali, orologi, orecchini, nella zona di Baddimanna Filigheddu, poi scappano a bordo di un’auto e commettono un errore che costa loro l’arresto: vanno cioè in questura (nel tentativo bizzarro di costruirsi un alibi) a raccontare di aver visto due giovani fuggire con diversi oggetti in mano proprio nella stessa zona. Peccato che i ladri fossero proprio loro: Andrea Era, 19 anni, e Stefano Pinna di 18, entrambi sassaresi e con precedenti di polizia.
Tutto accade venerdì pomeriggio quando una telefonata al 113 segnala la presenza di due persone a Baddimanna Filigheddu che si allontanano velocemente su un’auto. Gli agenti arrivano sul posto e parlano con le persone che poco prima avevano allertato la polizia e ricevono una descrizione dettagliata dei due presunti ladri. Scattano le ricerche che non danno però esito positivo. Negli stessi istanti si presentano in questura due giovani per denunciare di aver visto poco prima due persone scappare con degli oggetti in mano. Ma si contraddicono, gli agenti fanno finta di reggere il loro gioco e li accompagnano alla macchina che, guarda caso, corrisponde a quella descritta dai residenti di Baddimanna. La perquisiscono e nel bagagliaio trovano i gioielli e un telefono. In quel momento un cittadino è in questura per denunciare il furto appena subìto e riconosce tutti gli oggetti appena sequestrati dalla polizia. Per Era a Pira scatta l’arresto.