La Nuova Sardegna

Sassari

Di Maio si scusa con Soru, ma è autogol: «Mi diffama ancora»

Di Maio si scusa con Soru, ma è autogol: «Mi diffama ancora»

La gaffe a La7, il grillino chiede scusa: «Ho commesso un errore nell’attribuire a Soru un’accusa di riciclaggio anziché di aggiotaggio». Il patron di Tiscali conferma la querela: «Non sono mai stato accusato nemmeno di aggiotaggio»

16 maggio 2014
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CAGLIARI. «Luigi Di Maio si scusa ma continua a diffamarmi». Lo ha detto l'ex governatore sardo Renato Soru, candidato alle elezioni europee per il Pd nel collegio delle Isole, dopo le accuse del parlamentare del M5S a cui sono seguite le scuse.

«Non solo mi ha accusato ieri sera, nel corso della trasmissione ’8 e mezzo' ,di un reato gravissimo quale il riciclaggio, per cui è previsto il carcere fino a 12 anni, ma con una lettera di scuse, peraltro recapitata ad un quotidiano sardo e non pubblicata sui media nazionali, rinnova la diffamazione con una ulteriore accusa che non mi riguarda e che respingo duramente: l'aggiotaggio», ha concluso il patron di Tiscali, che ieri aveva annunciato la querela per diffamazione nei confronti dell'esponente grillino.

Sul caso è intervenuta anche la deputata del Pd, Caterina Pes: «Spiace constatare che il collega Di Maio, solitamente attento nel suo lavoro, incorra in errori così macroscopici. Le scuse sono sempre bene accette - ha detto la parlamentare sarda - ciò che dovrebbe cambiare è la politica fatta di insulti e denigrazioni menzognere di cui spesso sono protagonisti alcuni esponenti dell'opposizione. Ognuno dichiara ciò che ritiene più opportuno, ma con la diffamazione dell'avversario politico non si fa il bene del paese».

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