La Nuova Sardegna

Sassari

Poche risorse, le scuole non riapriranno

Poche risorse, le scuole non riapriranno

La presidente Alessandra Giudici ha posto il problema ai consiglieri regionali del territorio: occorrono cinque milioni

14 giugno 2014
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SASSARI. «In settembre le scuole superiori del Nord Ovest Sardegna non riapriranno». È il concreto pericolo che il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, ha annunciato di concerto con gli assessori provinciali ai sei consiglieri regionali su sedici complessivamente eletti nel territorio che hanno risposto al suo invito e ieri mattina si sono presentati nella sala giunta del palazzo della Provincia di Sassari. Tra assenze giustificate in anticipo, come quelle di Antonello Peru, Roberto Desini, Michele Azara e Daniele Cocco, e forfait imprevisti, il messaggio in direzione di Cagliari è partito comunque, forte e chiaro.

«L'ennesima riduzione dei trasferimenti da parte della Regione, stabiliti dall'allora giunta Cappellacci, ci impediscono di far quadrare i conti e di approvare il bilancio di previsione, a meno di tagli drastici che incideranno su servizi essenziali», è l'allarme sollevato da Alessandra Giudici.

All'appello mancano 5milioni di euro, «senza i quali sono a rischio i servizi di manutenzione ordinaria delle scuole, con tutto ciò che ne deriva in termini di sicurezza e di igiene - aggiunge il presidente - e questo ci costringerebbe a decisioni clamorose, che comunque vorremmo evitare».

Altro servizio a rischio è quello legato al trasporto e all'assistenza specialistica e di base per gli studenti disabili. «Anche se non è una funzione delegata alla Provincia ma un servizio effettuato per una nostra precisa scelta politica - è la premessa - siamo di fronte alla necessità di interrompere l'erogazione di un servizio del genere, rinunciare al quale è un fatto grave, che rappresenta una limitazione del diritto allo studio», avverte Alessandra Giudici, secondo la quale «significherebbe anche una ulteriore contrazione di posti di lavoro, se pensiamo ai dipendenti delle cooperative che garantiscono questi servizi». E sono a rischio i servizi forniti dalla società in house Multiss. Gianfranco Ganau, Marcello Orrù, Gavino Manca, Peppino Pinna, Gaetano Ledda e Luigi Lotto hanno garantito il massimo impegno per «individuare le modalità più opportune per recuperare i 56milioni del Fondo unico, che sono fondamentali per la vita delle Province e dei Comuni sardi».

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