La Nuova Sardegna

Sassari

L’odissea nell’hip hop del portotorrese Pauz

Roberto Bazzoni
L’odissea nell’hip hop del portotorrese Pauz

Tre album pubblicati tra il 2008 e il 2011. Successo per il concerto in piazza Santa Caterina a Sassari

03 luglio 2014
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Classe 1986, di Porto Torres, Pauz (all’anagrafe Angelo Sanna) è investito dalla musica hip hop fin da bambino, prima ascoltando gli Articolo 31, poi avvicinandosi alla cultura street dei graffiti fino a scrivere le sue prime rime. Nel 2008 comincia la sua carriera solista e un lavoro di perfezionamento del suo genere: hip hop con contaminazioni che spaziano dal dance al pop e perfino al reggaeton in un processo di rinnovamento continuo e di valorizzazione accanto ai suoi testi.

Ben tre Cd vengono pubblicati fra il 2008 e il 2011, accompagnati da diversi videoclip, fra cui degno di nota è “Non scendo a patti”, pezzo in cui vengono descritti gli abusi di potere attraverso gli occhi di un ragazzo in cerca di un lavoro onesto. “Perderti” è un’altra canzone che frutta popolarità al rapper, che riceve addirittura i complimenti di Grido de “I Gemelli Diversi”, mentre “Come Vallanzasca” porta a una sua apparizione su Sky IlikeTv con un videoclip per il pezzo stesso.

L’attività compositiva prosegue fino ad arrivare a canzoni recenti votati alla simpatia e al divertimento come “La mia Panda” e “Come Steve-O”. Tutto ciò si alterna alle svariate apparizioni live, dove Pauz ha saputo riscuotere il successo di pubblico e critica e costituirsi una fanbase di tutto rispetto, fra cui l’ultima a Sassari in un concerto in piazza Santa Caterina in cui si è saputo dimostrare ancora una volta capace di portare sul palco una performance musicale di tutto rispetto.

Informazioni: https://www.facebook.com/pages/Pauz-MC/256018582991?fref=ts

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