La Nuova Sardegna

Sassari

Alti fondali, lavori per 3milioni

di Gavino Masia
Alti fondali, lavori per 3milioni

Appalto dopo l’estate per sistemare la banchina. A rischio il finanziamento del molo di ponente

27 luglio 2014
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PORTO TORRES. Il comitato tecnico del ministero per le Infrastrutture e trasporti ha approvato il progetto di 3milioni di euro per la ristrutturazione della banchina Alti fondali. Un intervento importante che andrà in gara d’appalto dopo l’estate - così come confermato dal responsabile locale della Port authority, ingegnere Marco Mura - e che prevede la realizzazione di pilastri di contenimento con il riposizionamento dei massi in granito. Nella stessa banchina, inoltre, sarà l’impresa Impremare a realizzare i lavori per la realizzazione delle catenarie per gli ormeggi. Notizie emerse nei giorni scorsi durante un’audizione della commissione Portualità, presieduta da Massimo Piras, che alla presenza dell’Authority ha fatto una ricognizione sullo stato dell’arte di alcuni lavori nello scalo marittimo. La realizzazione della darsena pescherecci partirà entro l’anno con un primo stralcio di intervento pari a 2,5 milioni di euro, già aggiudicato all’impresa Somit- Sottomarina di Chioggia, la stessa che ha realizzato l’escavo in prossimità della banchina Segni. L’intervento prevede la costruzione di una diga di protezione di circa 200 metri dietro il mercato ittico. Il primo lotto include la realizzazione dei primi 100 metri di diga, mentre il secondo stralcio - 3,5 milioni di euro già finanziati - include la realizzazione dei restanti 100 metri di diga più le banchine interne. Altro nodo cruciale per lo sviluppo del porto commerciale, e possibilmente del potenziale incremento dei traffici marittimi durante tutto l’anno, è il progetto riguardante “l’Antemurale di Ponente”, finanziato con un importo di 34 milioni di euro e bandito ad aprile nella forma dell’appalto integrato. L’adeguamento tecnico funzionale è stato approvato dal Comune e dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici, che ha prescritto delle modifiche riguardanti un ulteriore prolungamento del braccio di ponente e un taglio del braccio di levante, ma l’appalto deve essere aggiudicato entro il 31 dicembre di quest’anno pena di definanziamento. Si tratta di un’opera fondamentale per la protezione dai venti durante l’ingresso delle navi, però rischia di diventare una telenovela senza fine se non ci si adopera con impegno per andare oltre la burocrazia e l’inerzia ministeriale. Altra opera fondamentale è il collegamento stradale tra le nuove banchine e il porto storico: «È’ necessario che il sindaco Beniamino Scarpa e la giunta recepiscano e trasmettano all'Autorità portuale l'esigenza di realizzazione della strada interna di collegamento tra la banchina della Teleferica e la radice dei moli di Ponente – ha sottolineato il presidente Piras –, attraverso gli ex cantieri Tranship recentemente bonificati, con denari della stessa Authority». Piras ha rivolto una richiesta anche alla Regione, durante il Comitato portuale della scorsa settimana (in qualità di delegato del sindaco), chiedendo al dirigente dell’assessorato regionale ai Trasporti (Alessandro Cossu) la richiesta di conversione del finanziamento di 3 milioni di euro previsto per la realizzazione del dente di attracco ferroviario - bocciato dal Mibac -, in interventi di mobilità e per il completamento della scalinata di collegamento tra la stazione Marittima e la banchina della Teleferica.

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