La Nuova Sardegna

Sassari

Una struttura sportiva nel nome di Mela

di Barbara Mastino
Una struttura sportiva nel nome di Mela

A 20 anni dalla scomparsa dello “zio Paolo”, educatore e allenatore, mobilitazione per intitolargli il palasport o un campo

14 agosto 2014
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OZIERI. Ricordare il compianto Paolo Mela intitolandogli una strada o una struttura sportiva. E’ la richiesta che già da alcuni anni è stata fatta al Comune, prima dal comitato di partecipazione del quartiere di San Nicola e portata ancora avanti sebbene il gruppo esista solo in via formale. La prima richiesta al Comune risale al settembre 2011, periodo nel quale il comitato di partecipazione era nel pieno delle sue attività, che vertevano in particolare su iniziative volte alla promozione sociale.

Paolo Mela, scomparso nel 1994, era un ferroviere ma soprattutto un grande sportivo, che si dedicava in particolare all’educazione dei giovani attraverso il calcio: quando nel 1968 i padri carmelitani fondarono a Ozieri la squadra dell’Aurora lui fu designato come allenatore. Ma non fu solo un grande mister, come ricorda padre Emanuele Airi in un memoriale allegato agli atti della richiesta di intitolazione: «Zio Paolo Mela accompagnava i ragazzini in trasferta mettendo di tasca i soldi del viaggio, li portava a fare delle escursioni, aveva coinvolto non solo altri uomini ma anche alcune donne. E quando nel settembre 1978 i padri si trasferirono nel nuovo convento in via San Leonardo anche li zio Paolo trovò qualcosa da fare». Paolo Mela coinvolgeva i ragazzi nella preparazione del presepio, tutto fatto a mano, ma soprattutto li educava con dolcezza ma anche con rigore. Una figura straordinaria che da molti a Ozieri è stata dimenticata ma che ha segnato la storia di un quartiere e di varie generazioni di giovani, tolti dalla strada e resi responsabili e adulti. Per questo motivo ora, a vent’anni dalla sua morte, si torna a chiedere che a lui venga intitolata una struttura sportiva: il palazzetto di San Nicola, oppure il campetto da calcio di Donnighedda.

«Sono strutture che non hanno un nome e che invece, in modo particolare il campo da calcio, sarebbero ideali per rappresentare quei valori dello sport e dell’educazione che zio Paolo Mela onorava con la sua attività – dice Salvatore Tanda, ex componente del comitato di partecipazione che, con il consenso degli altri, sta portando avanti la richiesta – e per questo continuiamo a insistere e chiediamo che il Comune risponda almeno alla nostra seconda richiesta, protocollata nell’ottobre 2013. Non capiamo cosa ostacoli l’intitolazione – aggiunge – in fondo servirebbe una semplice delibera: un piccolo atto che però avrebbe un valore altamente simbolico per tutta la cittadinanza. Un’amministrazione che ha sempre fatto vanto della opera di valorizzazione delle figure storiche della città – dice ancora Tanda alzando il tiro della critica – continua a ignorare altre figure forse meno famose ma non meno importanti. E’ lo stesso atteggiamento che ha utilizzato nei confronti nel nostro comitato di partecipazione, prima fortemente voluto come organismo di dibattito democratico e di proposta e poi progressivamente ignorato e lasciato morire, così come ignorate sono state le nostre richieste e le nostre iniziative».

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