La Nuova Sardegna

Sassari

Banco, Css contro la chiusura dell’agenzia 9

Banco, Css contro la chiusura dell’agenzia 9

Appello della Confederazione sindacale sarda per scongiurare il taglio previsto dall’istituto di credito

04 settembre 2014
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SASSARI. Nei giorni scorsi la Confederazione sindacale sarda ha avviato il programma d’incontri con i sindaci dei dieci centri urbani dell’isola dove il Banco di Sardegna ha deciso di chiudere le proprie agenzie. Tra queste c’è anche la 9, a Sassari. I primi cittadini e il sindacato si confronteranno alla ricerca delle ragioni utili a far desistere il cda dell’istituto di credito dalla decisione di chiudere il servizio bancario. «La chiusura delle agenzie - spiega Giacomo Meloni, segretario generale della Css - disattende gli impegni assunti dal presidente del Banco con il piano industriale presentato a luglio 2012 Il timore del nostro sindacato è che la chiusura di queste prime 10 agenzie minori serva alla capogruppo Bper per saggiare la resistenza delle amministrazioni e delle popolazioni locali e verificare il via libera, implicitamente dato dalla Fondazione Banco e dalla giunta regionale, a proseguire nel progetto di spogliamento».

Il Coordinamento della Css ha denunciato come i criteri assunti dalla Bper per misurare la produttività delle agenzie in Sardegna non tengano conto del contesto territoriale dove le attività d’impresa sono legate al territorio, hanno una conduzione in genere familiare, e sono schive da forme di “competizione di mercato” e finalizzate a garantire un duraturo reddito ai componenti.

«In questi centri poveri - continua Meloni - la raccolta del risparmio ha raggiunto nel primo semestre del 2014 quote del 14, per cento, un dato che non ha riscontro nelle economie spinte. Sono state e lo sono tuttora il granaio della nostra «anca. Questo modo di vivere il lavoro e l’economia ha profonde ragioni culturali che chi abita nell’isola conosce bene, forse non permette di raggiungere grandi numeri nel breve tempo, ma di certo permette di resistere dignitosamente anche in tempi di crisi».

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