La Nuova Sardegna

Sassari

Una targa per ricordare i piccoli martiri del ’49

di Barbara Mastino
Una targa per ricordare i piccoli martiri del ’49

Sabato la cerimonia dedicata ai 5 bimbi morti per lo scoppio di un ordigno bellico In programma teatro, musica, cabaret e una lezione anti-bombe dei carabinieri

09 ottobre 2014
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OZIERI. Sarà non solo un’intensa commemorazione ma anche una grande festa per grandi e piccini la cerimonia “Ozieri Ricorda” in onore dei piccoli martiri del ’49 che si terrà a Ozieri sabato 11 ottobre.

I bimbi morti il 9 febbraio del 1949 in seguito allo scoppio di un residuato bellico abbandonato - Mario e Raimondo Mastino di 6 e 11 anni, Antonio e Pietro Meloni di 11 e 8 anni, Antonio Sarobba di 10 anni - saranno ricordati alle 9 con la posa di una targa sulla facciata della scuola elementare di via Kennedy, nuovo edificio della Giuseppe Garibaldi, che i bimbi allora frequentavano, che sorge proprio negli immediati pressi nel luogo della tragica deflagrazione. La targa sarà scoperta sulle note del Silenzio, suonato da un giovane musicista, alla presenza delle autorità e di alcuni parenti delle vittime, tra cui Angelo Mastino, sopravvissuto allo scoppio, che porterà la sua testimonianza. Da quel momento la scena si sposterà nell’anfiteatro del Cantaro, dove sarà rappresentata la vicenda dei bimbi sceneggiata da Piera Farina, l’autrice del primo racconto sulla vicenda dei bambini basato sul racconto di sua madre e organizzatrice della giornata con l’associazione culturale Tottumpare.

A raccontare la storia sarà Daniele Monachella, attore noto per i suoi successi in teatro ma anche per la partecipazione a film e fiction (Squadra antimafia, Camera Cafè, I Cesaroni, Don Matteo, per citarne alcune). Accanto a lui, le attrici ozieresi della Compagnia delle Donne, che rappresenteranno la scena narrata dalla voce dell’attore e accompagnata dall’esecuzione di brani d’epoca interpretati dal tenore Antonio Porcu e del toccante brano dei Tazenda “Piztinnos in sa Gherra” interpretato dal noto cantante sassarese Alessio Porcu. Terminata la parte strettamente commemorativa inizierà la “festa”, con l’esibizione del poeta e cantautore Antonello Colledanchise, preside del liceo di Alghero ma soprattutto virtuoso di chitarra classica e cuatro venezuelano, accompagnato dal violino di Anna Vilardi, il bouzouki di Valerio Deriu e le percussioni di Tiziana Meloni. Seguirà una dimostrazione delle unità cinofile Anti-terrorismo dei Carabinieri, specializzate nel trovare ordigni inesplosi, per spiegare ai bambini una realtà che nel nostro Paese appare lontanissima ma che in tante altre parti del mondo fa parte del quotidiano. Dopo questa piccola “lezione” ci sarà spazio solo per le risate: la scena sarà tutta dell’illusionista, prestigiatore, cabarettista e ventriloquo Andrea Fratellini, pugliese d’origine ma sardo d’adozione, noto soprattutto per il personaggio di Zio Tore: pupazzo spiritoso e irriverente. La manifestazione è organizzata con il patrocinio del Comune, dei club Rotary e Lions di Ozieri e delle forze dell’ordine.

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