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Dal Centro linguistico le risorse per gli studenti
Porto Torres, idea originale del Liceo che crea un nuovo servizio per il territorio Corsi per guide, operatori turistici e commercianti: sfida alla crisi che blocca tutto
PORTO TORRES. La scuola che si apre al territorio e mette a disposizione locali, attrezzature, conoscenze e personale. E lo fa in uno dei momenti più difficili per una città, come Porto Torres, che paga il durissimo prezzo della crisi a seguito del crollo della grande industria e, quindi, della scelta di una monocultura che ha annullato ogni possibile alternativa.
L’idea coraggiosa arriva dal Liceo scientifico e linguistico (inglobato per via delle ultime riforme nell’Istituto di istruzione superiore Mario Paglietti) che ha deciso di creare il Centro linguistico turritano. Il progetto è già stato approvato dal collegio docenti e ha ottenuto il patrocinio del Comune che lo ufficializzerà con una delibera lunedì. La novità è rappresentata dal fatto che il Centro linguistico - oltre a essere una opportunità straordinaria per il territorio - darà un impulso importante alle speranze e alle aspettative degli studenti: i proventi infatti verranno ridistribuiti ai ragazzi per contribuire al pagamento delle tasse per le certificazioni, per gli stages all’estero e per tutte le iniziative legate all’apprendimento e al perfezionamento delle lingue straniere.
Non ci sono precedenti in altre scuole superiori sarde, a Sassari l’unico Centro linguistico è quello dell’Università.
L’iniziativa è emersa in maniera naturale, grazie agli stimoli del Centro risorse del Liceo e alle esperienze positive maturate finora, come per esempio Sardegna Speaks English che - solo al Liceo - aveva richiesto ben otto corsi.
«Certo quelli erano gratuiti – afferma la professoressa Marcella Fiori, la docente di inglese che ha promosso l’idea – ma il Centro linguistico turritano avrà costi bassissimi: pensiamo a 250 euro per 40 ore di corso, quindi 6,25 euro a lezione. E sarà una scuola al servizio del Liceo e del territorio, capace di fornire corsi di lingue per gli operatori turistici, i commercianti, le guide del museo, gli operatori del Parco dell’Asinara, i dipendenti di Enti pubblici ma anche di aziende private». La sfida è stata colta dall’assessore Alessandra Peloso (deleghe Cultura e sviluppo turistico) che ha sostenuto e incoraggiato il progetto.
«Lo presenteremo lunedì mattina al Liceo – afferma – e crediamo molto nell’utilità dell’iniziativa, perché può aggiungere qualità in un settore (quello della conoscenza delle lingue) che è strategico e fondamentale per lo sviluppo».
Si comincia subito con un corso di cinese, il simbolo del Centro linguistico turritano è la chiesetta di Balai stilizzata. Si parte da lì, con una idea forte, basata sulla prospettiva di riconversione delle risorse umane, per puntare sullo sviluppo delle potenzialità ambientali e culturali e dare risposte concrete a un territorio che vuole riscoprire una vocazione turistica rimasta a lungo sommersa.
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