La Nuova Sardegna

Sassari

Vie allagate, alberi caduti e traffico in tilt

Vie allagate, alberi caduti e traffico in tilt

Soliti problemi in città dopo l’acquazzone pomeridiano: emergenza in via Gramsci, in via Budapest e via Padre Zirano

18 novembre 2014
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SASSARI. Un’ora di pioggia incessante e copiosa e il sistema di drenaggio della città è andato puntualmente in tilt. Ogni automobilista ormai conosce a memoria le zone critiche, là dove ogni volta si formano dei laghi naturali, ma durante gli acquazzoni capita spesso di finirci in mezzo. E, come ormai da copione, si verifica il caos.

Via Gramsci. I tombini di via Gramsci non deludono mai. Si tappano e trasformano la conca davanti alla Conad in una enorme vasca che si riempie generosa. Su Facebook i video fioccano, perché guadare quel lago in auto fa veramente impressione. In pratica chiunque è transitato in via Gramsci attorno alle 14, sotto una pioggia che fa annaspare anche il tergicristalllo, ha estratto il proprio smartphone e ha ripreso lo scenario. Si vede un’auto scura a mollo, parcheggiata a un metro dalla fermata dell’autobus. Le ruote sono scomparse, praticamente sott’acqua. Il livello supererà il mezzo metro, e forse l’abitacolo sarà zuppo. A un certo punto passa anche un pullman, e i fari scompaiono dove la pozza è più profonda.

Via Budapest. Un fiume in piena anche all'ingresso della città in via Budapest. Il solito tombino zeppo di foglie e intasato ha combinato il solito disastro. Tre auto sono rimaste bloccate in mezzo metro d'acqua. Sono intervenuti gli operatori della Protezione civile, le vetture sono state trascinate sul lato della strada, i conducenti sono riusciti a guadagnare il marciapiede. Ma transitare in via Budapest non è stato affatto semplice. L’effetto acqua planning era sempre in agguato, perché era così alta che quasi i veicoli galleggiano perdendo aderenza con l’asfalto. I conducenti, rigorosamente a passo d’uomo, sceglievano i punti meno profondi e le auto parevano attraversarli quasi in punta di piedi. Gli uomini della protezione civile, armati di tute, stivali e piccone, con molta fatica sono riusciti a scoperchiare i tombini ostruiti e liberarli dalla sporcizia e dalle foglie secche.

Alberi caduti. Quando la pioggia è così abbondante, il terreno assorbe e si fa morbido, le radici non bastano a tener saldi a alberi vecchi di decenni. È capitato attorno alle 15 in via Coppino, di fronte alla Ex Questura. Un albero dei giardini pubblici, sferzato anche dal vento, si è inclinato verso la strada e le radici hanno perso aderenza dal terreno, ormai ridotto a una sofficie poltiglia di fango. Il tronco si è adagiato sull’inferriata che delimita il parco, mentre la chioma è finita sopra una Fiat Panda e una Ford Ka parcheggiate sul lato della strada. Le due auto sono rimaste lievemente danneggiate.

In serata un altro albero è caduto in via Padre Zirano, a due passi dalla fermata degli autobus. In questo caso a farne le spese è stato un passante, che non ha fatto in tempo a schivare l’urto dei rami. L’uomo è stato soccorso dall’equipe del 118 ed è stato trasportato al pronto soccorso. Le sue condizioni non sono gravi. E anche davanti alla Corte d’appello, nei pressi del vecchio mercato ortofrutticolo, l’acqua ha raggiunto altezze ragguardevoli.

Santa Maria. Nel sottopassaggio di Santa Maria confluiscono diversi ruscelletti in piena. Il risultato è un imbuto completamente allagato, da attraversare con estrema cautela.

Emiciclo Garibaldi. Anche nei pressi dell’Emiciclo e davanti alle Magistrali il torrente d’acqua ha travolto i cassonetti dell’immondizia e li ha riversati per strada. Traffico in tilt.

Emergenze. Tra le 13,30 e le 15 ,30 i vigili del fuoco sono rimbalzati da una parte all’altra della città. Le richieste si sono concentrate tutte insieme, e non avendo il dono dell’ubiquità, è stato impossibile presidiare un’emergenza così diffusa. Alle 19 gli interventi superavano già quota 60. Allagamenti negli scantinati di Li Punti, e problemi anche nelle case popolari di via Bottego. (lu.so.)

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