La Nuova Sardegna

Sassari

Con un sì in Comune diventi donatore

di Mario Bonu

Osilo è la terza amministrazione in Sardegna che consente di aderire al progetto trapianti con la carta d’identità

16 dicembre 2014
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OSILO. È il terzo Comune sardo, quello di Osilo, dopo Cagliari e Oristano, ad avere l’operatività per la campagna “Una scelta in Comune”, il progetto che consente a chi richiede o rinnova la carta di identità, di esprimere il proprio consenso o il proprio diniego alla donazione degli organi e dei tessuti. L’adesione al progetto è stata formalizzata con la deliberazione della giunta comunale n. 116 del 4 novembre scorso, ed è divenuta operativa, dopo la formazione degli addetti all’ufficio anagrafe, a partire dal 9 dicembre.

Al servizio presiede il settore affari generali del Comune, che ha seguito, insieme all’assessore ai Servizi sociali e sport, Francesco Cozzula, e con il supporto del “Sistema informativo trapianti nazionale e regionale”, tutte le fasi del progetto. Con una semplice firma, quindi, d’ora in poi, si potrà diventare protagonisti del grande programma di solidarietà che presiede alla donazione degli organi, contribuendo, con questo, alla salvezza di migliaia di vite umane.

Il prelievo degli organi potrà avvenire, precisa il depliant esplicativo diffuso dal Comune, solamente dopo che è stato fatto tutto per salvare il paziente, ma il cervello non funziona più e non potrà mai più funzionare a causa della completa distruzione delle cellule cerebrali. Quando, cioè, sia stata accertata la morte encefalica, o morte cerebrale, stato definitivo ed irreversibile. Saranno i medici a stabilire, con assoluta certezza, quando una persona è morta, basandosi sui seguenti accertamenti: la morte è causata da una totale e irreversibile assenza di funzioni cerebrali, dipendenti da un prolungato arresto della circolazione per almeno 20 minuti o da una gravissima lesione che ha colpito direttamente il cervello. In questi casi, tre specialisti (un medico legale, un rianimatore e un neurologo) eseguono una serie di accertamenti clinici per stabilire, per un periodo di almeno 6 ore consecutive, la contemporanea assenza di: riflessi che partono direttamente dal cervello, reazioni agli stimoli dolorifici, respiro spontaneo, stato di coscienza, qualsiasi attività elettrica del cervello.

Gli organi che si possono donare sono: il cuore, i reni, il fegato, i polmoni, il pancreas, l’intestino. Per quanto riguarda i tessuti: cornee, cute, ossa, tendini, cartilagine, valvole cardiache, vasi sanguigni. Infine, le cellule: del sangue, staminali emopoietiche del midollo e del cordone ombelicale.

Dai dati del Centro regionale trapianti, risulta che attualmente, in Sardegna, esiste una lista d’attesa per 111 trapianti di rene, 10 di fegato, 6 di pancreas più rene, 2 di cuore, 1 di pancreas. Sempre nell’isola, dal 1988, sono stati trapiantati 1023 reni, 243 fegati, 189 cuori, 25 pancreas, con 1480 organi prelevati dopo il decesso e 71 reni donati in vita. Un grande progetto di solidarietà, quindi, cui da oggi anche Osilo può concorrere.

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