La Nuova Sardegna

Sassari

Le armonie dei canti sardi alla Biennale dei cori

di Barbara Mastino
Le armonie dei canti sardi alla Biennale dei cori

Domani al teatro civico in programma la manifestazione dedicata alla tradizione Novità di questa tredicesima edizione il premio per la polivocale femminile

19 dicembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Dieci cori tradizionali da ogni parte dell’isola e alcuni prestigiosi ospiti saranno i protagonisti domani della XIII Biennale per cori tradizionali sardi Città di Ozieri, organizzata dal sodalizio omonimo e in programma dalle 19 nel teatro civico Oriana Fallaci. Nata con l’obiettivo di promuovere il canto tradizionale e di sperimentare nuove sinergie musico-linguistiche - spirito che quest’anno è sintetizzato dallo slogan La tradizione dell’innovazione - la Biennale dei cori si pone come importante momento di incontro tra diverse realtà, idiomi e stili e di promozione della scuola per armonizzatori e direttori di cori creata dal sodalizio presieduto da Pinuccio Aini: cuore pulsante di preparazione professionale aperta ai diplomati e laureati in conservatorio e agli autodidatti. La Biennale, nata nel 1987 da un’idea di Antonello Lai, ora segretario dell’associazione sostenitrice, non mancherà di stupire con le novità che si aggiungono in ogni edizione: l’aggiunta del premio speciale intitolato a Mario Meledina per il cantore che incarnerà la “Voce della tradizione”; l’arrivo nella giuria di Giovanna Demurtas di Lei, docente di Analisi e Composizione e direttore di cori polifonici e polivocali femminili, nel filone della parità di genere che ha prodotto la nascente sezione dedicata ai cori polivocali sardi femminili; il passaggio del testimone in favore dei giovani maestri da parte di Gian Battista Ledda, professore del conservatorio Luigi Canepa di Sassari e autore dell’elaborazione per grande orchestra e coro del Procurd’e moderare; la proiezione dei testi dei canti, editi e inediti, valutati dal segretario del Premio Ozieri di Letteratura Sarda Antonio Canalis, e interpretati dai cori in concorso; il ruolo del musicista ozierese Gianluigi Pani, ora in giuria forte delle sue esperienze internazionali.

Due le categorie storiche della Biennale: quella per i cori della cosiddetta Scuola di Nuoro e quella dei cori assimilabili a Tempio, che saranno valutati dalla giuria coordinata da Antonio Deiara e composta, oltre che dai maestri Pani e Demurtas, e da Tonino Tedde, già armonizzatore del Coro Logudoro di Usini e vincitore qualche anno fa della stessa Biennale di Ozieri. I dieci cori partecipanti sono il Sant’Austinu di Alà dei Sardi, Sos Cantores di Benetutti, Antoninu Paba di Giave, Lachesos di Mores, G.Gabriel di Tempio, Bachis Sulis di Aritzo, Sos Cantores de sa Turre di Orosei, Santu Nigola di Ozieri, il Cuncordu P. Demurtas di Pozzomaggiore, l’Ortobene di Nuoro. Ospiti della manifestazione saranno il Coro di Uri e il coro Città di Ozieri e, in ossequio allo spirito che mira a unire tradizione e innovazione, le band etno-rock Istentales e Sandalia. Presenta la serata Giacomo Serreli.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative