La Nuova Sardegna

SASSARI. Stefano Poddighe e la Zanfarino srl tornano alla carica per la realizzazione del campus universitario. L’imprenditore aveva partecipato al precedente bando dell’Ersu per la ricerca di un’area su cui costruire il residence studentesco. Un bando del 2012 che era stato vinto dalla Cator (che aveva offerto l’area degli ex mulini Azzena) e che era poi finito nel nulla, perché l’Ersu aveva ritenuto non idonea la proposta scelta e non aveva quindi sottoscritto il contratto. Rispondendo a quel bando la Zanfarino srl aveva offerto come sede del futuro campus l’area occupata dallo stabile ex Inps, in via Zanfarino, appunto. Un progetto ambizioso e subito cantierabile (la società ha già in mano le autorizzazioni per realizzare l’intervento edilizio), che però era stato scartato dall’Ersu, senza una spiegazione e senza nemmeno una comunicazione alla Zanfarino srl. Per quell’esclusione la società di Stefano Poddighe ha presentato un ricorso al Tar (tuttora pendente), chiedendo un risarcimento danni. Ora però si va oltre i ricorsi: l’imprenditore ha presentato all’Ersu un’istanza di riesame e valutazione della sua offerta, partendo dalle difficoltà emerse con il bando appena concluso: «Con la riapertura della procedura inerente il vecchio avviso sarebbe sufficiente procedere alla valutazione e istruttoria delle offerte in tale sede pervenute per veder raggiunto lo scopo previsto dagli atti». Il progetto della Zanfarino srl, stilato dall’ingegner Renzo Solmona, prevede la realizzazione di una moderna casa dello studente, sviluppata in 58950 metri cubi: un parcheggio interrato con 213 posti auto, 500 posti letto per gli studenti, una palestra, sala massaggi, spogliatoio, lavanderia e stireria. Al piano terra ci saranno una sala polifunzionale con 140 poltrone, un bar e un giardino coperto. È previsto anche un piano attico riservato a eventuali residenze per docenti.

Vincenzo Garofalo