La Nuova Sardegna

Sassari

Burgos, condotte “bucate” Il sindaco attacca Abbanoa

di Barbara Mastino
Burgos, condotte “bucate” Il sindaco attacca Abbanoa

Arras: «Basta rattoppi e soldi buttati dalla finestra, non risolvete niente da anni» Poi il ringraziamento «ai poveri operai innocenti che fanno tutto il possibile»

06 maggio 2015
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BURGOS. Situazione sempre più insostenibile a Burgos a causa dei continui guasti sulle condotte idriche di Abbanoa. A lamentarsi a nome della comunità è il sindaco Salvatore Arras, che in una nota si scaglia contro l’«inefficienza e i continui sperperi di denaro» del gestore idrico. I guasti, continui, in questi ultimi giorni si stanno succedendo a ritmo serrato, in particolare nella rete di convogliamento al serbatoio di accumulo situato all’ingresso dell’abitato. «Le rotture sulla condotta - dice Salvatore Arras - si verificano puntualmente e principalmente sugli stessi tratti, in agro fra Bottidda e Anela. Una situazione insostenibile da decenni ma che in questi ultimi anni si è accentuata».

Il bersaglio è, come detto, il gestore unico, che come lamenta il sindaco «continua a ordinare rattoppi, ossia sprechi, con continue riparazioni in economia e acquisti di costosi pezzi speciali. Chi di dovere - accusa - non attua decisioni razionali, ossia la realizzazione ex novo dei tratti di rete idrica incriminati. Perché tutto questo?». Fare rattoppi è a dire di Arras inutile, oltre che costoso. Ma il gestore idrico pecca di carenza di programmazione, e quindi aggiunge sprechi agli sprechi mentre i cittadini continuano a pagare le bollette. «Per essere chiari, in pratica - dice Arras -, voglio, e assieme ai miei concittadini vogliamo, sapere il costo totale degli interventi riparatori, riferito perlomeno agli ultimi cinque anni, e vorremo sapere, sempre dai responsabili di Abbanoa, quanti metri lineari di nuova condotta si sarebbero potuti realizzare con tali importi. Perché si vuole continuare a sperperare soldi pubblici?». Il sindaco si appella al buon senso dei responsabili della società. «Riuscite a capire - chiede - quanti disagi si creano quando si devono chiudere uffici e scuole? La disperazione di una popolazione che viene privata di un bene come l’acqua e quella degli amministratori locali che devono rispondere alle continue giuste lamentele dei cittadini? Per quanti anni continuerete a prometterci che detti tratti saranno quanto prima realizzati ex novo?». La critica, comunque, è rivolta ai vertici e non agli operai, che Arras in coda alla sua nota ringrazia «per l’impegno e la massima serietà professionale e per la disponibilità dimostrata, anche e al di fuori degli orari di lavoro, per la risoluzione delle situazioni createsi».

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