La Nuova Sardegna

ANELA. In occasione della festa della Madonna delle Rose, è stata benedetta dal parroco don Alessio, nella chiesa Santa Maria di Mesu Mundu, un’opera d’arte sacra raffigurante la Vergine Maria dell’artista sassarese Grazia Piredda.

Il quadro, che è stato donato da una famiglia che ha voluto mantenere l’anonimato, rappresenta la Vergine e ricorda, per luce e grazia, le eleganti Madonne di Bisanzio.

Nell’opera si colgono citazioni e allusioni ai gosos, (canti devozionali e paraliturgici di provenienza iberica composti e recitati in onore della Vergine), che la descrivono come confortante creatura angelica.

Il quadro di Grazia Piredda arricchisce ancor di più la chiesetta campestre di Mesu Mundu, inerpicata tra le boscose montagne del Goceano, e inserita in un incantevole paesaggio campestre tra i centri abitati di Anela e Bultei.

Il santuario, noto anche come chiesa della Madonna delle Rose, è uno degli esempi più pregevoli di architettura romantica del Nord della Sardegna. Di fondazione camaldolese, eretta nel 1163 per volontà di Attone, vescovo di Castra. La chiesa fino a poco tempo fa custodiva per tutto l’anno la statua lignea cinquecentesca raffigurante la Beata Vergine delle Rose, che oggi però viene conservata e custodita nella parrocchia di Anela e sostituita in situ da una riproduzione.

L’interno della chiesa tipicamente scarno e raccolto delle chiese romaniche, che concilia la meditazione e la preghiera, e la notte tipicamente buia delle campagne anelesi si è illuminata della luce di numerosissime fiaccole durante una processione e ancora di più sarà illuminata di luce dopo la collocazione del quadro della Vergine Maria.

Ora i fedeli potranno sussurrare preghiere per la Vergine davanti al quadro di fattezze bizantine.

Giulio Favini