Rissa con accoltellamento, condanna a 4 anni e 7 mesi
BONO. Si è concluso con la condanna a 4 anni e 7 mesi di reclusione più una provvisionale di 8mila euro il processo a carico di Giovanni Antonio Corrias di Bono (difeso dagli avvocati Letizia Forma...
BONO. Si è concluso con la condanna a 4 anni e 7 mesi di reclusione più una provvisionale di 8mila euro il processo a carico di Giovanni Antonio Corrias di Bono (difeso dagli avvocati Letizia Forma e Agostinangelo Marras), accusato, assieme al padre Salvatore che invece è stato assolto perché il fatto non sussiste, di aver aggredito i due fratelli Giovanni e Raimondo Spanu, difesi dall’avvocato Nazarena Tilocca.
L’accusa iniziale per tutti era rissa aggravata e lesioni ma nel corso dell’istruttoria dibattimentale il reato è stato derubricato in aggressione a carico dei due imputati. I fratelli Spanu, infatti, si sono costituiti parte civile per le lesioni subite dall’aggressione dei Corrias.
L’episodio si era verificato nel novembre del 2011, nel corso Angioi, nei pressi del “Bar 14” dove i quattro si erano intrattenuti a consumare bevande alcoliche. All’improvviso era scoppiata una rissa, per futili motivi. Dalla discussione animata si era in breve tempo passati alle mani. I fratelli Spanu da una parte, Salvatore Corrias e suo figlio Giovanni Antonio dall’altra. Botte, fino alla comparsa di un coltello che venne conficcato nell’occhio di Giovanni Spanu. Il pubblico ministero Bocciarelli, davanti al tribunale in seduta collegiale (presidente Arca, a latere Bellei e Perlo) aveva chiesto l’assoluzione per i fratelli Spanu e la condanna a 4 anni e 4 mesi per Giovanni Antonio Corrias.
Ieri mattina dunque è stata data lettura della sentenza che condanna Corrias. Il restante della provvisionale a carico dell’uomo sarà invece deciso in sede civile.