La Nuova Sardegna

Sassari

Ittiri, cresce l’attesa per la rassegna folk che festeggia 30 anni

di Vincenzo Masia
Ittiri, cresce l’attesa per la rassegna folk che festeggia 30 anni

Presentata la nuova edizione della kermesse multiculturale Stasera anteprima ad Alghero sul palco allestito al porto

23 luglio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





ITTIRI. La trentesima edizione di Ittiri Folk Festa, in programma nel centro del Coros tra domani e il 27 di luglio (con oggi anteprima ad Alghero nel palco allestita sulla banchina Sanità del porto, e coda a Osilo, il 28 luglio, all'anfiteatro comunale) ha iniziato ieri a muovere i primi passi con la presentazione ufficiale nell’ateneo sassarese, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, Giovanni Lupinu in rappresentanza dell'Università di Sassari, e il sindaco di Ittiri, Antonio Sau insieme con l'assessore alla Cultura Baingio Cuccu, il presidente dell'Associazione Ittiri Cannedu Piero Simula, e Leonardo Marras, presidente del premio internazionale “Zenias”.

La soddisfazione per aver raggiunto quota “trenta” la si è registrata in tutti gli interventi, coordinati dalla portavoce dell'associazione “Ittiri Cannedu”, Caterina Manca, che ha sottolineato l'assonanza tra le trenta feste e un bel trenta e lode, visto l'ambiente universitario, come voto per l’encomiabile lavoro di quanti hanno contribuito a raggiungere tale risultato, che pone Ittiri e il territorio in una posizione primaria di contaminazione culturale di respiro planetario.

In paese, intanto, si vive con l'entusiasmo di sempre, una vigilia, le trentesima appunto, che, così come le altre precedenti 29, offre novità sia sul piano organizzativo che sulla presenza di gruppi stranieri e della Sardegna. La spirale plurima e policroma, simbolo immaginario di Ittiri Folk Festa, ha ripreso a girare in paese con la frenetica, ma misurata e studiata organizzazione di tutti i numerosi avvenimenti “collaterali” che, a ben vedere, costituiscono lo zoccolo duro della manifestazione. Per rendere più fruibile a un sempre maggior numero di persone l'ospitalità, la cultura, l'identità e l'organizzazione, curata in modo appassionato da Gianmario Demartis, Ittiri, in occasione di #trentafeste sarà una vetrina aperta sul mondo della tradizione e della cultura popolare. All'interno delle 12 case di privati cittadini si potrà ammirare quella che è stata la cultura dell'arredamento, dell'abbigliamento e delle usanze di Ittiri.

Di particolare interesse “Su letu a pabaglione”, la cui ricostruzione è stata curata da Gianmario Demartis e che ha richiesto interventi strutturali su un letto sopravvissuto alla “moda”, molto in uso alla fine del secolo scorso, della rottamazione che consisteva nel liberarsi di ciò che non era moderno.

Nelle parole del sindaco Antonio Sau è racchiusa la sintesi di ciò che ha rappresentato e continuerà a essere Folk Festa: «Una vetrina aperta sul mondo dalla quale si possono ammirare l'amore per la tradizione, la bellezza dei costumi, la fratellanza tra i popoli e l'impegno per un mondo migliore».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative