La Nuova Sardegna

Sassari

La pioggia non ha rovinato la grande festa dei Candelieri

di Mauro Tedde
La pioggia non ha rovinato la grande festa dei Candelieri

A Nulvi si è celebrato l’antico rito della processione dei ceri in onore della Vergine Assunta Nuova divisa per i gremianti che hanno sfilato circondati da una folla di fedeli e visitatori

18 agosto 2015
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NULVI. Ha tentato ben tre volte di disturbare la grande festa dei nulvesi ma alla fine la pioggia è stata clemente e ha risparmiato i momenti più importanti de “Sa Essida” dei tre candelieri nulvesi che il 14 pomeriggio hanno fatto la loro uscita annuale per rinnovare il secolare voto alla Vergine Assunta patrona di questo antico centro dell’Anglona.

Quasi miracolosamente, non appena i tre grandi ceri sono entrati in chiesa dopo la lunga e spettacolare processione per le vie del paese, un forte acquazzone si è letteralmente rovesciato sul paese determinando un divertente fuggi-fuggi generale. Dopo qualche minuto però la pioggia è cessata consentendo a tutti di partecipare alle tradizionali cene dei portatori che i tre comitati della festa allestiscono a conclusione della durissima sfilata e della cerimonia di Intronizzazione della Vergine. Poi ancora qualche scarica, ma per fortuna a cena finita, che ha fatto solo ritardare l’inizio della serata musicale.

Nonostante il tempo incerto anche quest’anno una vera fiumana di gente ha voluto assistere alla bellissima ricorrenza e il paese è stato invaso da migliaia di visitatori entusiasti e calorosi che con i loro incitamenti e i loro applausi hanno accompagnato i portatori nella loro impresa immane sino all’ingresso trionfale in chiesa dove i tre grandi ceri faranno da stupenda corona alla Madonna dormiente sino a tutto l’Ottavario della festa. Un volta in chiesa comunque la pioggia, attesa da molto tempo, è apparsa quasi come una sorta di benedizione per il paese. Anche quest’anno si è registrata qualche piccola innovazione finalizzata a rendere la processione dei ceri ancor più bella e spettacolare. Innovazioni più o meno apprezzate, come d’altronde tutte quelle che hanno riguardato in passato questo antico rito di cui i nulvesi vanno fieri ed orgogliosi e che cercano di preservare in tutti i modi. Sia i portatori del gremio de sos Messajos che quelli de sos Mastros hanno infatti indossato una nuova “divisa” a caratterizzare ancora più fortemente i colori e i simboli del gremio e del candeliere di appartenenza. Cosa che, comunque, ha contribuito a rendere più ordinata e coreografica la già spettacolare cerimonia. Un leggero maestrale ha reso difficoltosi alcuni passaggi che hanno messo a dura prova l’abilità dei portatori e degli addetti alle funi ma l’ingresso delle nuove leve è stato di grande aiuto. Folla immensa anche per la processione dell’Assunta il giorno di Ferragosto. In questi giorni ogni sera alle 19 i dodici apostoli celebreranno sino al giorno dell’Ottava l’antichissimo rito de S’Apostuladu, suggestiva cerimonia di adorazione della Vergine Assunta guidata da una bimba nelle vesti de S’Angheleddu.

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