La Nuova Sardegna

Sassari

La storia degli scavi archeologici

La storia degli scavi archeologici

OZIERI. Sarà il convegno sul tema “Le campagne di scavo archeologico a sant’Antioco di Bisarcio” ad aprire, il 6 settembre alle 9,30, la rievocazione storica Bisarcio nel Medioevo. La conferenza sarà...

22 agosto 2015
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OZIERI. Sarà il convegno sul tema “Le campagne di scavo archeologico a sant’Antioco di Bisarcio” ad aprire, il 6 settembre alle 9,30, la rievocazione storica Bisarcio nel Medioevo. La conferenza sarà curata dell’università degli studi di Sassari, dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della formazione e sarà incentrata sulle relazioni del professor Marco Milanese (nella foto) e della sua équipe che negli anni hanno portato avanti il progetto degli scavi con il coinvolgimento di archeologi provenienti da tutta l’isola e dall’estero con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro. Iniziate nel 2012 e giunte proprio in questi giorni alla quarta edizione, le campagne di scavo hanno consentito di riportare alla luce reperti e siti straordinari per lo studio di un’area tra le più importanti nel panorama del Medioevo sardo. In particolare l’occhio digitale del Drone Octocopter (presente sul luogo anche il 12 agosto e il 2 settembre di quest’anno) ha evidenziato la presenza del villaggio medievale, con 120 edifici, del quale si sono potute conoscere la pianificazione urbanistica, la diramazione delle strade, l’ubicazione degli edifici pubblici e privati, della chiesa e del cimitero, sul quale in particolare si stanno concentrando le ricerche di questa edizione della campagna di scavi. Le relazioni illustreranno i ritrovamenti avvenuti sin’ora: come i frammenti di ceramica nuragica, romana e post medievale, tra i quali uno dei pochi in ceramica bizantina di epoca medievale: ritrovamenti che testimoniano la frequentazione dell’area nei vari periodi cronologici e le sue trasformazioni. (b.m.)

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