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Sassari

Servizio scuolabus in forse, sindaci sul piede di guerra

di Andrea Massidda
Servizio scuolabus in forse, sindaci sul piede di guerra

A due settimane dall’inizio delle lezioni molti alunni rischiano di restare a casa L’assessore regionale Claudia Firino: «I fondi ci sono già». Martedì un incontro

04 settembre 2015
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SASSARI. Per gli studenti sardi la campanella sta per suonare, ma in certe zone del Sassarese quello squillo potrebbe somigliare più a un allarme che al tipico segnale di inizio delle lezioni. Quando mancano meno di quindici giorni all’apertura delle scuole ancora non è chiaro - o almeno non lo è per alcuni sindaci - come gli alunni coinvolti nel Piano di dimensionamento scolastico riusciranno a raggiungere i nuovi istituti. Non fosse altro perché il servizio di scuolabus in certe zone non è ancora stato organizzato. Così mercoledì scorso, su invito del primo cittadino di Codrongianos Luciano Betza, i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Florinas, Cossoine, Siligo, Nughedu San Nicolò e Banari si sono dati appuntamento per lanciare un appello a Cagliari indirizzato all’’assessore alla Pubblica istruzione e per elaborare eventuali forme di protesta. «La Regione è in forte ritardo rispetto alla concessione dei veicoli promessi per assicurare il trasporto degli studenti - spiega sempre Betza - e purtroppo qui si rischia seriamente di cominciare l’anno scolastico con le aule semivuote».

In effetti tra i genitori del territorio - i quali già avevano mal digerito il provvedimento sin da quando era in discussione - c’è aria di rivolta. Qualcuno, se gli scuolabus non dovessero spuntare in tempo utile, minaccia addirittura di rivolgersi all’autorità giudiziaria. Ma l’assessore regionale Claudia Firino getta acqua sul fuoco delle polemiche, rassicurando amministratori e famiglie. «Stiamo lavorando nell'interesse di tutti perché la situazione venga risolta nel modo migliore e nel più breve tempo possibile - dice -, anche quest'anno abbiamo assicurato per il servizio scuolabus risorse aggiuntive rispetto allo scorso anno». Il riferimento della titolare della Pubblica istruzione è ai soldi (1,8 milioni di euro) stanziati nei giorni scorsi dalla giunta regionale per garantire appunto il servizio di trasporto degli studenti sino a quando non arriveranno gli scuolabus della Regione. Per la prima volta l'assegnazione dei fondi avverrà con avviso pubblico e secondo criteri quali il tempo di percorrenza e il numero dei ragazzi da trasportare. Inoltre per i Comuni che gestiranno il servizio di trasporto in forma associata è prevista una premialità aggiuntiva rispetto al finanziamento di base, per un totale di 185mila euro.

«La Regione sostiene i Comuni nel pagamento dei costi di gestione del trasporto scolastico: mezzo, conducente e carburante - dice Firino - nell’attesa del perfezionamento delle procedure di acquisto e allestimento degli scuolabus, assicuriamo le risorse, aumentandole rispetto agli anni passati, per garantire la mobilità degli studenti. Ai Comuni oggetto di dimensionamento - conclude l'assessore - garantiamo dunque un finanziamento aggiuntivo che si somma all'ordinario». Parole che tuttavia non rasserenano gli animi. «I fondi ci saranno pure - dice Betza - ma con simili criteri di assegnazione per organizzare il servizio ci vorranno mesi, e nel frattempo? Noi avevamo chiesto di far slittare di un anno il dimensionamento scolastico, in modo da arrivare pronti. E avevamo ragione».

Se ne riparlerà martedì prossimo, quando a Cagliari previsto una riunione tra l'assessore alla Pubblica istruzione e i sindaci del Sassarese per discutere appunto del servizio di trasporto per gli studenti. «Incontrerò questi amministratori ri - precisa l'esponente della giunta Pigliaru - esattamente così come faccio con tutti coloro che sono in difficoltà e mi chiedono un confronto».

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