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Architettura, ad Alghero via ai corsi ma manca tutto

di Gianni Olandi
Architettura, ad Alghero via ai corsi ma manca tutto

Le incertezze sul futuro per il mancato accordo con la Regione hanno portato al crollo delle iscrizioni

14 settembre 2015
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ALGHERO. Comincia il corso di pianificazione urbanistica della facoltà di Architettura. Riprende quindi l'attività che quest'anno che entrerà a pieno regime dal 27 settembre. Ma l'anno accademico 2015-2016 si presenta con una novità poco confortamente: sono crollate le preiscrizioni rispetto all'anno scorso, meno della metà. Le selezioni si svolgeranno quindi su una domanda che probabilmente sarà quella giusta per soddisfare il numero chiuso. La nuova situazione suscita qualche motivo di riflessione visto che il prestigio della facoltà, prima in Italia per diversi anni per l'offerta formativa, non sembra sufficiente a richiamare le adesioni del passato.

Le ragioni di questa contrazione possono essere diverse, a cominciare dalla crisi economica che ha colpito le famiglie ma non è da escludere anche quella situazione di incertezza che si è registrata nell'ultimo anno quando il mancato coordinamento tra la Regione e l'ateneo sassarese ha favorito la nascita di incomprensioni e soprattutto quello stanziamento di 300 mila euro all'anno destinato ad affrontare le spese della attività ordinaria, dai toner per i fotocopiatori al mantenimento dei tutor, 35 dei quali quest'anno non saranno presenti per l'avvio della nuova stagione accademica.

Nello stesso dibattito politico, e non solo, a causa delle oggettive diofficoltà per la gestione ordinaria, è stata messa in discussione perfino la continuità dell'istituzione scolastica e questo messaggio decisamente negativo non ha certo favorito l'attenzione per le nuove iscrizioni al punto da far crollare quest'anno lo stesso numero degli studenti da selezionare.

Tra le contraddizioni di questa situazione vale la pena ricordare che il sostegno finanziario alla facoltà di architettura aveva riscontrato una condivisione unanime a Cagliari che si era concretizzata con un ordine del giorno di tutte le forze politiche presenti nell'assemblea regionale nella passata legislatura. Il mancato riconoscimento di quel supporto finanziario, nonostante le tante promesse anche in ambito istituzionale locale, aveva determinato le dimissioni dell'allora direttore di architettura professor Bibo Cecchini. In città si sta consolidando la sensazione che nonostante gli impegni a ogni livello, per Architettura è stata aperta una nuova fase che comincia con la riduzione della capacità di programmazione delle attività e di vistoso contenimento perfino delle spese dell'ordinarissima amministrazione. (g.o.)

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