La Nuova Sardegna

Sassari

Il vento non soffia più sui contributi dall’eolico

di Mauro Tedde
Il vento non soffia più sui contributi dall’eolico

La Fri–El Anglona non vuole pagare secondo contratto ai Comuni di Nulvi e Tergu ll Consiglio nulvese si rivolge ai giudici per arretrati e rispetto della convenzione

15 settembre 2015
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NULVI. È proprio vero che la crisi sta colpendo tutti e tutto. Anche il vento pare non soffi più allo stesso modo e il dio Eolo non gonfia più le sue portentose gote. Così risulterebbe perlomeno da quanto dichiara la Fri-El Anglona che ha impiantato e gestisce il grande parco eolico nelle colline di Nulvi e Tergu manifestando la volontà di non voler più corrispondere ai Comuni di Nulvi e di Tergu le contribuzioni annue pattuite in convenzione al momento dell’ottenimento delle concessioni per la costruzione dell’impianto. Dal 2013 infatti la Fri-El non versa quanto stabilito dal contratto e il Comune di Nulvi vanta già un credito di 216 mila euro.

È quanto è emerso dall’ultimo consiglio comunale di Nulvi nel corso del quale il sindaco Antonello Cubaiu ha comunicato all’assemblea e al pubblico presente la grave situazione, che rischia di compromettere il buon andamento della macchina amministrativa. I fondi annuali infatti entrano nel bilancio comunale e l’amministrazione, sulla base di quegli ingressi programma una serie di interventi nel campo scolastico, sociale, sportivo e culturale. L’azienda eolica ha però comunicato che verserà solo la metà dei fondi che spettano al Comune e così farà sino al 2023, mentre dal 2024 verserà soltanto una somma forfettaria (50 mila euro). Stessa situazione nel Comune di Tergu. La Fri-El motiva la sua decisione con il fatto che la crisi economica ha colpito anche questo settore e che le produzioni di energia eolica non sono più quelle previste a suo tempo. In realtà l’azienda ha trovato un appiglio nella nuove normativa che regola le concessioni eoliche, emanata nel 2010, che prevede la realizzazione di opere compensative nei Comuni interessati dagli impianti e non più contributi in denaro. «Il contratto sottoscritto dalla Fri-El è però antecedente al 2010 - sostiene il primo cittadino di Nulvi - perciò va comunque rispettato. La macchina comunale ormai corre parametrata a quegli importi in ingresso. Inoltre la società è in arretrato anche nel pagamento dell’Imu e, invece dell’aliquota corretta, pari a 11mila euro, corrisponde soltanto 4mila euro annui».

Il consiglio comunale ha deciso perciò di adire le vie legali nei confronti delle Fri-El per ottenete il pagamento degli arretrati e far rispettare la convenzione a suo tempo sottoscritta. «Saremo costretti a rimodulare diversi servizi - ha spiegato il sindaco - a cominciare dalla mensa scolastica che quest’anno non potrà essere avviata dai primi di ottobre come ogni anno sinché non saranno stornati fondi da altri capitoli di bilancio. E dovremo rimodulare le tariffe della mensa».

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