La Nuova Sardegna

Sassari

Insegnanti: riforma? Ora il referendum

di Gabriella Grimaldi
Insegnanti: riforma? Ora il referendum

Ampia discussione nell’affollata assemblea che si è svolta nell’istituto Geometri, altri incontri nei prossimi giorni

16 settembre 2015
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SASSARI. Ancora una volta i prof si sono incontrati per mettere a punto le strategie antiriforma. L’assemblea organizzata da Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Cobas nell’aula magna dei Geometri ha visto la partecipazione di tantissimi insegnanti che hanno manifestato le loro perplessità e fatto richieste ai loro rappresentanti sindacali.

Al centro ancora una volta le indicazioni per i collegi docenti. È in quella sede infatti che dovrebbero essere applicate le prime norme della nuova legge. In particolare si è discusso dell’opportunità di rinviare alcune procedure stabilite dalla “Buona scuola”: una è quella dell’elezione del nucleo di autovalutazione, uno strumento considerato dannoso dalla maggior parte degli operatori del settore. In sostanza i sindacati suggeriscono di fare in modo che non ci siano candidati per quest’incarico, così alla fine sarà difficile mettere a punto lo strumento previsto dalla legge. Di questo passo, sperano le organizzazioni sindacali, sarà impossibile applicare la riforma. Un’altra procedura da boicottare, è stato ricordato nel corso dell’assemblea, quella di stabilire, da parte delle singole scuole, le effettive necessità di un organico potenziato. Per quest’ultimo adempimento l’assemblea ha deciso di creare due gruppi di lavoro che devono fissare regole e creare una piattaforma per evitare che le assunzioni derivanti dall’organico potenziato possano essere “pilotate” da dirigenti o docenti. La legge d’altra parte prevede anche le discipline per le quali si potrebbe chiedere il potenziamento e quindi lo scopo è di partire comunque con il piede giusto per impedire discriminazioni.

«Il tergiversare può essere utile - hanno detto i sindacalisti in assemblea -, perché intanto in varie parti d’Italia sono già in partenza ricorsi al Tar contro la legge e può darsi che i giudici la considerino inapplicabile».

Nel corso dell’incontro però sono venuti fuori anche malumori: diversi docenti presenti hanno sollecitato i sindacati a promuovere la raccolta di firme per indire un referendum contro la riforma e in tanti hanno chiesto più garanzie per poter mettere in atto un boicottaggio davvero efficace. Alla fine si è deciso di rinviare gli adempimenti fino a dicembre in attesa che il quadro della situazione si faccia più chiaro. Per poter continuare la protesta si è stabilito che nei prossimi giorni si terranno nuove assemblee nel territorio. Oggi un incontro è previsto ad Alghero all’Ipia alle 8,30 al quale parteciperanno dirigenti sindacali nazionali di Cgil e Cisl mentre domani i sindacati incontreranno i docenti della zona di Ozieri all’istituto Fermi sempre alle 8,30.

Il 22 invece ci sarà un sit-in di protesta a Cagliari in occasione della discussione della riforma scolastica in consiglio regionale.

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