La Nuova Sardegna

Sassari

Ad Ardara la prima “uscita” del vescovo

Ad Ardara la prima “uscita” del vescovo

Monsignor Corrado Melis ha celebrato la messa nella chiesa di Nostra Signora del Regno

17 settembre 2015
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ARDARA. È stata Ardara, nella splendida basilica di Nostra Signora del Regno, la sede della prima uscita ufficiale nella diocesi del nuovo vescovo monsignor Corrado Melis, consacrato domenica scorsa davanti a una folla di fedeli a Ozieri in piazza Garibaldi. Nella chiesa ardarese, una delle più antiche e ricche di storia della diocesi, monsignor Melis ha celebrato, davanti a tanti parenti e tanti amici, la messa per la solennità della Santa Croce che ricorreva lunedì 14 settembre. Qui, durante l’omelia, ripercorrendo i passaggi del suo discorso del giorno della sua consacrazione, il vescovo Melis ha ricordato che si deve essere uomini di fede e la comunità è chiamata a camminare insieme al clero, al vescovo e quindi a Dio, di cui i sacerdoti sono appunto apostoli ogni giorno. Suggestiva l’immagine che il presule ha tracciato della Santa Croce e del crocefisso, concetto e simbolo che raffigura, oltre alla passione di Cristo, l’incrocio e l’unione di due strade che si incontrano: quella dell'uomo e quella di Dio. Al termine della celebrazione eucaristica, il neo eletto vescovo, incuriosito dalla bellezza della chiesa di Ardara, si è voluto intrattenere ancora per la visita della basilica, che ha effettuato con l’autorevole guida del parroco don Tonino Cabizzosu che ha illustrato al vescovo tutti i dettagli dell'interno della chiesa, vero gioiello architettonico e artistico. La visita di lunedì è stato il primo saluto ufficiale del prelato alla comunità di Ardara, ma un altro “passaggio” è previsto a breve: venerdì 25 settembre, infatti, monsignor Corrado Melis presenzierà al convegno per i 500 anni dalla Retablo più grande d’Europa che è custodito appunto nella chiesa di Nostra Signora del Regno e che quest’anno è al centro di un giubileo mariano indetto per festeggiare tale importantissima ricorrenza. Gioia ha suscitato la visita del vescovo nella comunità ardarese, rimasta colpita dalla bontà, dalla semplicità e dalla gentilezza del prelato. «Un uomo del quale questa diocesi aveva bisogno - ha commentato, esprimendo il pensiero dei concittadino, il sindaco di Ardara Francesco Dui - un uomo che ha dato subito l’impressione di somigliare a papa Francesco. È stato un onore per noi avere per la prima volta ad Ardara il vescovo monsignor Corrado Melis - ha aggiunto il primo cittadino - la sua presenza ha assunto grande importanza essendo stata la sua prima uscita ufficiale».

Dopo la visita alla basilica, monsignor Melis ha voluto visitare un cittadino di Ardara affetto dalla Sla, promettendogli di andare a trovarlo durante le sue visite future. (b.m.)

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