La Nuova Sardegna

Sassari

Accordo a tre per gli alloggi universitari

Accordo a tre per gli alloggi universitari

Intesa Ersu, ateneo e Comune: si parte da “San Lorenzo” ed ex Fondazione Brigata Sassari, poi Brefotrofio e caserma

23 settembre 2015
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SASSARI. L’obiettivo è aumentare l'offerta di alloggi per gli universitari, ancora carente, e favorire l'integrazione della popolazione studentesca nel tessuto cittadino. Ersu, Università e Comune hanno firmato un protocollo d'intesa mirato alla programmazione delle residenze studentesca universitaria in città. Con l'accordo siglato presidente dell'Ersu Gianni Poggiu, dal rettore Massimo Carpinelli e dal sindaco Nicola Sanna le tre istituzioni si impegnano a mettere in atto «tutte le azioni per conseguire il potenziamento dell’offerta di alloggi attraverso azioni e interventi condivisi e nel rispetto dei tempi fissati dagli enti finanziatori»., si legge nel documento.

L’accordo dopo le tensioni. Come si ricorderà la Regione ha assegnato 23 milioni e mezzo di euro per la realizzazione di uno studentato diffuso all’ex Fondazione Brigata Sassari, di proprietà dell'Ersu, e nell’area di San Lorenzo, che appartiene all'Università. Col protocollo d'intesa l'ateneo si dichiara disponibile a cedere all'Ersu per 848mila euro l'area di San Lorenzo, idonea alla costruzione di una residenza universitaria di circa 280 posti letto. Nell’ex fondazione Brigata Sassari saranno invece 75 i nuovi posti letto messi a disposizione degli studenti. Resta da parte della Regione l'impegno (senza il quale non potrebbe andare avanti) a realizzare un ulteriore studentato in città, completando il progetto originale da 500 posti letto. Per concretizzare l’obiettivo verranno utilizzate le risorse del fondo di sviluppo e coesione del periodo di programmazione 2014-2020. E una volta attuato il progetto, Sassari sarà dotata di residenze in grado di attrarre gli studenti. L’intesa mette finalmente tutti d’accordo, dopo le tensioni precedenti originate dal progetto di campus in periferia, e consente alle parti di raggiungere ciascuna i propri obiettivi: Sassari sarà dotata di residenze in grado di attrarre gli studenti e si valorizzeranno le aree urbane che il Comune ritiene strategiche.

Gli interventi previsti. Con la delibera della giunta regionale del 28 luglio scorso che ha assegnato i 23 milioni e mezzo all'Ersu saranno possi bili i primi passaggi. L’area di San Lorenzo sarà ceduta dall’Università all’ente regionale per il diritto allo studio universitarioal prezzo di 848mila euro secondo la valutazione dell’Agenzia delle entrate. L'area si estende per 26,717 mq complessivi e nel Puc è classificata come zona G1.1.2 (Università ed Ersu) ed in parte zona E3.a (area agricola). Per l’ex fondazione Brigata Sassari è già pronto il progetto esecutivo e si tratta di passare alle procedure di appalto e accantieramento.

Ex Brefotrofio. A completare il pianao c’è la disponibilità da parte dell’ateneo a cedere all' Ersu per 3milioni 700 euro l'Ex Brefotrofio di via delle Croci che comprende oltre a un edificio di 4.910 mq un' area di pertinenza di mq 10.510. Dove potrà essere realizzata una residenza con 130 nuovi posti letto e servizi. Il 20 per cento degli alloggi, secondo le indicazioni dell'Università, sarà adibito ad uso foresteria per visiting professor, docenti e studenti stranieri.

Caserma La Marmora. Il Comune si è impegnatoa concludere positivamente le trattative con Ministero della difesa e Agenzia del demanio per la dismissione della ex caserma di piazza Castello e La Marmora per un successivo utilizzo della struttura finalizzato a residenzialità studentesca. L'Ersu è comunque fermo su un punto : l’acquisizione dell'area dell’ex Brefotrofio e della Caserma La Marmora sono subordinate alla conferma dei finanziamenti regionali non ancora concessi. Ma nel frattempo tutte gli enti coinvolti lavoreranno insieme «per concordare e accelerare le procedure al fine di salvaguardare le risorse finanziare concesse».

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