La Nuova Sardegna

Sassari

Bono, disponibili 400mila euro per l’area artigianale

di Barbara Mastino
Bono, disponibili 400mila euro per l’area artigianale

Le risorse erano state stanziate a giugno dalla Regione I fondi sono finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture

01 ottobre 2015
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BONO. Dopo lo stanziamento deciso a giugno, è arrivato finalmente ieri lo sblocco dei fondi per le aree di crisi deciso dalla giunta regionale, che assegna al solo comune di Bono la ragguardevole cifra di 400mila euro. Fondi richiesti da tempo, da destinare al completamento delle infrastrutture nell’area artigianale, la cui richiesta era stata accolta proprio a giugno dall’assessorato regionale all’Industria che la aveva aggiunta al piano generale che comprende le aree di Sassari, Nuoro e Ogliastra.

Un risultato positivo del quale si compiace Gaetano Ledda, consigliere regionale del gruppo La Base e uno dei principali sostenitori dell’allargamento al Goceano degli stanziamenti per le aree di crisi. «Tali stanziamenti – commenta ora Ledda – vanno nella giusta direzione e possono incidere sulla ripresa di aree produttive da troppo tempo in attesa di rilancio. Per quanto riguarda nello specifico Bono – aggiunge – non posso che ritenermi più che soddisfatto, perché si tratta di un intervento ideato e voluto dal sottoscritto. In tal modo si tiene fede all’impegno assunto con gli operatori economici e le forze sindacali del Sassarese e in particolare del territorio del Goceano». Il finanziamento sarà utilizzato, come detto, per opere infrastrutturali, ovvero per la realizzazione o il completamento di strade, illuminazione e impianti di depurazione. «Con lo stanziamento di 400mila euro destinati a Bono – dice ancora il rappresentane de La Base – potrà essere finalmente completata l’area artigianale e si potrà portare definitivamente a termine il Pip, il piano di inserimento professionale, che ha nella zona artigianale il suo fulcro e che potrà essere finalmente divenire operativo e funzionale. L’obiettivo – aggiunge Ledda – è concentrare le risorse su opere effettivamente necessarie agli operatori economici per evitare le solite e inutili cattedrali nel deserto. Un fine che è comune a tutto il progetto dell’area di crisi, redatto sulla base delle proposte dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras». I 400 mila euro stanziati in questi giorni si aggiungono ai 240 mila già ricevuti qualche anno fa.

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