La Nuova Sardegna

Sassari

Ospedale: «Non vogliamo essere cancellati»

Ospedale: «Non vogliamo essere cancellati»

Inviato all’assessore Arru un duro documento del consiglio comunale sul futuro dell’Alivesi

03 ottobre 2015
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ITTIRI. Il consiglio comunale prende posizione sulla vicenda riguardante il riordino della sanità pubblica in Sardegna, così come programmato dall’assessorato regionale alla Sanità. Con un documento che punta a stabilizzare, potenziare e incrementare i servizi che, nello specifico, fanno capo all’ospedale di Ittiri, l’assemblea civica è piuttosto severa nel giudicare le scelte operate in Regione. «Con il presente documento - si legge nella nota inoltrata al consiglio regionale, alla commissione salute e all’assessore Luigi Arru - il consiglio comunale di Ittiri intende condividere i contenuti della nota prodotta dalla Conferenza socio -sanitaria della Asl 1. Si ritiene - continua il documento - che, nella proposta di riordino della rete ospedaliera, l’assetto riservato al Nord Sardegna risulti penalizzante se si considerano le dimensioni demografiche del nord-ovest dell’isola (circa 335.000 abitanti) che giustificherebbero la predisposizione di un ospedale di 1° livello. Nel possibile scenario- si evidenzia nella missiva trasmessa in Regione - di un presidio unico di 1° livello, comprendente i presidi di Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi, funzionalmente connessi, si ritiene che per gli ospedali di Ittiri e Thiesi sia necessario preservare la già presente attività di lungodegenza. Il tasso di occupazione dei posti letto, registrato nel reparto di lungodegenza dell’ospedale di Ittiri si aggira, costantemente, intorno al 100%, indicando un bisogno di gestione dei pazienti in dismissione dai reparti di Sassari e Alghero, che deve essere assolutamente garantito». In ordine all’annunciata realizzazione, a Ittiri, dell’ospedale di Comunità il documento solleva forti perplessità visto che «sarebbe auspicabile la predisposizione di un documento che ne dettagli le specifiche funzioni e le modalità di erogazione delle attività sanitarie, trattandosi di una realtà nuova per la Sardegna». L’elaborato del consiglio comunale, per il presidio di Ittiri chiede «il mantenimento del centro prelievi, dei servizi di radiologia e della guardia medica notturna, oltre all’istituzione di un punto di primo intervento con relativa ambulanza medicalizzata dotata di defibrillatore. Risulta essenziale il potenziamento dei poliambulatori, in termini di numero di ore di presenza degli specialisti di cardiologia, neuropsichiatria infantile, diabetologia, oculistica, endocrinologia, ortopedia, neurologia e otorinolaringoiatria». Viene richiesto, inoltre, l’avvio degli ambulatori di logopedia, oncologia, odontoiatria, dermatologia, urologia, psichiatria e centro dialisi decentrato ad assistenza continuativa per il trattamento dialitico dei pazienti uremici cronici. Infine viene richiesto il potenziamento dell’assistenza domiciliare «che costituisce l’anello di congiunzione tra la struttura ospedaliera e il domicilio del paziente».

Vincenzo Masia

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