La Nuova Sardegna

Sassari

Piano urbanistico nel mirino: presentate 110 osservazioni

di Gavino Masia
Piano urbanistico nel mirino: presentate 110 osservazioni

Sono state firmate da liberi professionisti e artigiani: ora passano all’esame dell’Ufficio tecnico La maggioranza decisa a modificare il Puc. Zirulia: «Due regolamenti edilizi in contrapposizione»

07 ottobre 2015
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PORTO TORRES. Sono 110 le osservazioni presentate da liberi professionisti e artigiani in merito al Piano urbanistico comunale, approvato dalla precedente amministrazione, che dovranno essere ora esaminate dallo staff dell’ufficio tecnico prima di essere riportate in consiglio comunale per la definitiva approvazione.

«E’ necessario trovare uno sblocco al sistema edilizio locale – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici, Marcello Zirulia, in occasione della prima riunione della commissione Urbanistica convocata dal presidente Antonella Demelas –, dovuta in parte alla crisi economica in atto e anche all’approvazione del Puc: ci sono infatti due regolamenti edilizi in contrapposizione tra loro, e questo fatto ha creato un blocco del settore edilizio».

Una critica non tanto velata al licenziamento troppo frettoloso del Piano urbanistico da parte del precedente consiglio comunale, dunque, criticato aspramente da professionisti e artigiani e messo alla berlina pure dall’attuale maggioranza pentastellata.

Con l’adozione del Puc è stato inserito un nuovo regolamento edilizio in completa antitesi con quello dell’attuale Piano regolatore generale, che metterebbe a rischio la definizione di pratiche in essere, trasformando di fatto costruzioni attualmente in perfetta regola con il regolamento vigente in costruzioni abusive col nuovo regolamento in adozione.

«La situazione che si è venuta a creare dopo l’adozione del Puc – hanno scritto nelle osservazioni i professionisti –, in base alle norme di salvaguardia, ha causato un inquantificabile danno economico che stanno già subendo le categorie del settore edilizio (geometri, ingegneri, architetti, agronomi), costruttori, impiantisti e tutta la cittadinanza». Considerando, tra l’altro, che il costo di vendita degli appartamenti a Porto Torres è il più basso di tutto il territorio.

Un’altra proposta presentata da un costruttore chiede di ripristinare la superficie minima degli alloggi a 25 metri quadri, invece dei 40 metri quadri richiesti dall’articolo 73 del Puc: «Non si comprende la motivazione per la quale non sia più possibile realizzare alloggi monocamera destinati a una sola persona, di 25 metri quadri, visto che sono parecchi i single che decidono di vivere da soli o di possedere un piccolo pied-à-terre, come in ogni parte del mondo». Critiche pure sui parametri applicati per le zone residenziali C3, che definiscono una capacità insediativa di 27.026 abitanti, mentre il dato del Puc contravviene sostanzialmente alle norme del Piano paesaggistico regionale, all’articolo 74, il quale dice che «potranno essere individuate nuove aree da fabbisogno abitativo ai fini residenziali solo successivamente alla dimostrazione di reali fabbisogno abitativi».

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