La Nuova Sardegna

Sassari

Thiesi: in classe non c'è assistenza, bimba diabetica resta a casa

La denuncia del coordinamento dei malati: l'alunna frequentava a Siligo, ma la scuola è stata chiusa e gli scolari trasferiti. Adesso neanche la mamma può più aiutare sua figlia quando ha bisogno di insulina

07 ottobre 2015
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THIESI. Da 15 giorni una bambina di Siligo è costretta a non andare a scuola perché «diabetica». Lo denuncia il presidente del Coordinamento delle associazioni dei diabetici della Sardegna, Stefano Garau.

"Da quest'anno, infatti - spiega Garau - la scuola di Siligo è chiusa e i bambini sono costretti a recarsi a Thiesi. La bambina che dovrebbe frequentare la terza elementare non può andare a scuola perché non le viene garantita l'assistenza infermieristica indispensabile avendo lei spesso ipoglicemie asintomatiche. La scuola, la Asl, la Regione, nessuno è in grado di dare risposte ad una mamma che fino allo scorso anno correva lei a scuola quando c'era necessità di praticare le iniezioni di insulina".

"Quest'anno, invece - denuncia il presidente del Coordinamento - non lo può più fare perché la scuola che dovrebbe frequentare sua figlia si trova a 12 chilometri di distanza. Quindi, dopo i primi giorni di lezione e dopo aver preso atto dei pericoli che la figlia avrebbe corso a scuola dove nessuno è in grado di poter somministrare l'insulina né tantomeno di poter fare i controlli glicemici, si è vista costretta a tenerla a casa».

«La scuola, la Asl, il Comune e la Regione devono garantire il diritto allo studio per tutti i bambini, devono favorire l'integrazione ma soprattutto il diritto allo studio, se entro 15 giorni chi di dovere non provvederà a risolvere il problema, saremo costretti a denunciare le istituzioni per »discriminazione«, afferma ancora Garau ricordando che il problema della bambina di Siligo non è l'unico. "Una situazione vergognosa, se si considera che la Sardegna è la Regione al mondo con la più alta percentuale di bambini affetti da diabete insulinodipendente«, conclude.

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