La Nuova Sardegna

Sassari

Il vescovo agli amministratori: «Lavoriamo insieme per la città»

di Barbara Mastino
Il vescovo agli amministratori: «Lavoriamo insieme per la città»

Primo incontro ufficiale fra monsignor Corrado Melis, il sindaco, la giunta e il consiglio comunale Donato un libro sulla storia di Ozieri. Il presule ha sorriso: «Vedo che mi date tanto da studiare»

08 ottobre 2015
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OZIERI. «Occupiamoci insieme delle cose invece di preoccuparcene e basta: questo l’augurio che faccio a me e a voi». Questo uno dei passaggi più intensi del saluto agli amministratori e al personale del Comune di Ozieri del nuovo vescovo monsignor Corrado Melis nel corso della speciale seduta del consiglio comunale convocata martedì sera per dare al presule il benvenuto ufficiale in città. Una seduta che è stata piuttosto una piccola cerimonia di saluto, breve ma piena di significati, alla quale hanno preso parte il consiglio e la giunta nonché una rappresentanza dei dipendenti del Comune e delle partecipate cittadine. Nelle suo parole di benvenuto il sindaco ha ribadito quanto già espresso in altre occasioni: in particolare la gioia e la speranza accese dalla nomina del prelato alla guida della diocesi dopo che per tanti anni era mancata la figura del vescovo e addirittura si paventava la soppressione della diocesi; nomina che ha simboleggiato la rinnovata attenzione della Chiesa per le piccole comunità, in contro tendenza rispetto alle politiche nazionali. Parole che monsignor Melis ha fatto sue arricchendole di ulteriori messaggi positivi: la Chiesa di Roma ha ribadito, con questa decisione, la sua vicinanza alle cosiddette periferie, infondendo coraggio affinché esse ritrovino e rafforzino la propria dignità e la propria identità. Identità che Ozieri - così come Ales, diocesi di provenienza del prelato che ha voluto tracciare una linea di unione tra i due territori - possiede forte, così come forte è la storia e anche una volontà di rinascita che va riscoperta. Questa rinascita, ha sottolineato il vescovo ma hanno detto anche gli altri intervenuti, deve essere frutto di un impegno comune dell’istituzione pubblica e della Chiesa diocesana, che pur in un contesto di laicità dell’amministrazione devono operare insieme e andare nella stessa direzione. Uno spirito, quello di unità, che monsignor Melis ha rappresentato da subito in ogni suo intervento e ha ribadito martedì volendo insieme a sé nella seduta consiliare i sacerdoti delle parrocchie di Ozieri, da San Nicola al Gesù Bambino di Praga, dalla Cattedrale a Santa Lucia, definendo la diocesi un «consiglio di amministratori» proprio come è il consiglio comunale. A rivolgergli il saluto della comunità sono stati il sindaco Leonardo Ladu, a nome della giunta e della maggioranza, e dai capi gruppo Mario Cossu della maggioranza centrista, Nanni Terrosu della minoranza Ozieri Domani e Alessandro Dongu dall’altro gruppo di minoranza Insieme e, a nome del personale del Comune e delle partecipate, dal direttore generale Marina Piras. Al neo vescovo è stato fatto dono anche di alcuni volumi sulla storia della città: «Vedo che anche voi mi date tanto da studiare», ha commentato con un sorriso monsignor Melis.

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