La Nuova Sardegna

Sassari

Nule, oltre mille persone alla fiaccolata per Stefano

di Elena Corveddu
Nule, oltre mille persone alla fiaccolata per Stefano

Il corteo silenzioso era guidato dal vescovo di Ozieri monsignor Corrado Melis Il presule si è rivolto soprattutto ai giovani: «Non arrendiamoci alla violenza»

10 ottobre 2015
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NULE. La fiaccolata di giovedì per Stefano Masala, il ragazzo scomparso cinque mesi fa da Nule, è stata un vero e proprio inno alla vita e alla speranza. Del ragazzo non si hanno più tracce dal 7 maggio scorso. Presenti un migliaio di persone provenienti da tutto il Goceano e non solo.

Alla fiaccolata, guidata dal neo vescovo di Ozieri monsignor Corrado Melis, assieme al parroco di Nule don Mimmino Cossu, e a una ventina di sacerdoti delle comunità parrocchiali circostanti e di Ozieri, hanno partecipato tantissimi amici di Stefano. Presenti anche le istituzioni di Nule, il sindaco Giuseppe Mellino con tutta l’amministrazione, e il maggiore Giampiero Lampis, comandante della compagnia dei carabinieri di Bono.

Il vescovo Melis, dopo aver incontrato i familiari del giovane scomparso, ha voluto partecipare in prima linea alla fiaccolata come gesto di vicinanza spirituale e appello alla legalità e alla socialità. «Questa sera il popolo degli onesti si è riunito per dire una parola chiara a favore dell’onestà e della moralità. Voglio interpretare questa manifestazione ad una famiglia nel più grande discorso che la chiesa vive a Roma in queste settimane. Anche questa è una ferita della famiglia», ha detto monsignor Melis rivolgendosi alla moltitudine di persone presenti. Ricordando il dolore di Marco e Carmela, genitori di Stefano, il 13 settembre il vescovo ha poi lanciato un appello: «Se vogliamo una società giusta, dobbiamo essere giusti noi dicendo la verità. Non arrendiamoci alla violenza».

Il discorso del vescovo è stato un messaggio rivolto non solo alla famiglia di Stefano Masala, ma anche ai tanti giovani presenti alla fiaccolata, iniziata dalla chiesa del Rimedio e conclusasi nella chiesa dell’Assunta. A loro, monsignor Melis, ha rivolto messaggi di speranza, ma anche un monito: «Dio ha creato l’uomo e lo ha dotato non solo di forze fisiche ma anche di intelligenza e ragione, perché la sua vita fosse regolata non dagli istinti o dalla forza bruta, ma dall’intelligenza che deve condurre a buon fine ogni azione. Chi si comporta in modo diverso non può chiamarsi uomo completo».

La fiaccolata, tra commozione e speranza, è stata di conforto per i familiari del giovane scomparso e per tutta la comunità di Nule turbata per l’accaduto. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri, che cercano di ricostruire il percorso che ha portato Stefano Masala a scomparire quella sera, dicendo di avere un appuntamento importante.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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