La Nuova Sardegna

Sassari

domani al canopoleno

Dalle mani dei bambini ecco uscire il social carpet

Dalle mani dei bambini ecco uscire il social carpet

SASSARI. Un tappeto di lana di pecora viene fuori piano piano dalle mani dei bambini e dei ragazzi. È il simbolo della biodiversità presente nell’isola e dell’identità sarda. Domani nel Convitto...

18 ottobre 2015
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SASSARI. Un tappeto di lana di pecora viene fuori piano piano dalle mani dei bambini e dei ragazzi. È il simbolo della biodiversità presente nell’isola e dell’identità sarda. Domani nel Convitto Nazionale Canopoleno, dalle 11, la Cooperativa San Camillo de Lellis organizza la tappa sassarese del Social Carpet Sardo-Expo 2015. L’evento, che coinvolgerà alcune classi di vario ordine e grado del Canopoleno e i bambini della scuola dell’infanzia “Marta Mameli”, inizierà con un breve lezione sulla biodiversità a cura di Giovanna Attene, docente di Genetica agraria. Alla fine della lezione, i bambini e i ragazzi saranno invitati a partecipare alla realizzazione del coloratissimo tappeto sotto la guida di Monica Saba, responsabile dell’associazione Casa verde Co2.0. L’elaborato verrà poi donato all’istituto. È prevista anche la partecipazione dell’assessore regionale al Turismo Francesco Morandi.

Il social carpet è un tappeto esposto davanti alla casa sarda di Expo 2015 intessuto durante l’esposizione universale dalle mani dei passanti, persone di tante nazionalità diverse, quindi persino da monaci tibetani, con la lana sarda, semi, cereali e altri elementi della natura. A oggi ha superato la lunghezza di 22 metri ed è ammiratissimo dai visitatori.

Anche in Sardegna l’idea di Daniela Ducato, imprenditrice sarda pluripremiata e ambasciatrice all’esposizione universale EXPO 2015, grazie al progetto LANArrazione ha preso forma in diverse tappe (domani quella sassarese, appunto) dove il filo conduttore sono la lana di pecora e la tessitura primitiva che incorpora con movimenti precisi semi appartenenti a uno scenario legato alla biodiversità vegetale e animale, a rappresentare l’anima produttiva e sociale sarda. Ad accompagnare la creatività verranno aggiunte paglie vegetali, lana di mare, cereali e semi.

Al progetto complessivo hanno partecipato finora oltre duemila “mani”.

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