La Nuova Sardegna

Sassari

Omicidio a Benetutti, si scava nel passato della vittima

I carabinieri sul luogo del delitto (foto Massimo Locci)
I carabinieri sul luogo del delitto (foto Massimo Locci)

Giuseppe Sebastiano Mulas, 51 anni, era scampato a un attentato dinamitardo nel 2012 ed era uscito dal carcere lo scorso luglio. Il figlio di 21 anni è scampato all'agguato e ha lanciato l'allarme

21 ottobre 2015
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BENETUTTI. Si concentrano sul passato di Giuseppe Sebastiano Mulas, l’allevatore 51enne di Benetutti, ucciso ieri sera (martedì 20) nelle campagne del paese, le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Sassari. I militari del nucleo investigativo stanno passando al setaccio le amicizie e i contatti della vittima, che in passato aveva avuto alcuni problemi con la giustizia ed era stato bersaglio di un attentato, mentre era agli arresti domiciliari per detenzione illegale di armi e refurtiva. Nel 2012 un fienile di sua proprietà, nella stessa zona di Pauleddu in cui ieri è stato ucciso, era stato incendiato, in un attentato rimasto senza responsabili.

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Mulas è stato ucciso ieri sera, poco dopo le 19, mentre apriva il cancello della sua abitazione a pochi chilometri dal paese. Era appena sceso dalla sua auto, dov’era anche il figlio Giampietro, quando da breve distanza è stato freddato da una fucilata, cui è seguita una seconda che l’ha ucciso. Il figlio ha fatto in tempo a scappare e dare l’allarme, consentendo l’arrivo sul posto dei carabinieri della compagnia di Bono e del nucleo investigativo del comando provinciale. Mulas era uscito dal carcere nello scorso luglio.

Sino a stamattina gli uomini del Reparto investigazioni scientifiche hanno lavorato nel buio profondo di quel luogo isolato e indisturbato, raccogliendo sul cancello, sull'auto e sul suolo ogni indizio utile per ricostruire la dinamica dell'omicidio. Nel frattempo in caserma i militari hanno ascoltato più volte il racconto del figlio, per cercare qualsiasi elemento che possa indirizzare le indagini sulla strada giusta. In realtà il ragazzo, che si trovava a bordo dell'auto, non ha fatto in tempo a vedere niente. Ha sentito gli spari, ha visto il corpo di suo padre riverso sul terreno ed è fuggito in stato di choc. Forse chi ha ucciso non si aspettava la sua presenza. Al momento l'agguato non ha un responsabile.

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