La Nuova Sardegna

Sassari

liceo artistico “Figari”

«Rimodulate l’orario del bus 7»

«Rimodulate l’orario del bus 7»

La richiesta degli studenti della sede staccata di Scala di Giocca

23 ottobre 2015
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SASSARI. La scuola è cominciata ormai da oltre un mese e da subito in diversi plessi si sono riscontrati diversi problemi. Uno di questi riguarda il Liceo artistico “Filippo Figari”, che oltre alla sede centrale di piazza D’Armi, opera in quella staccata di Scala di Giocca.

«Quest’anno - spiega la rappresentante degli studenti Margherita Puledda -, l’orario scolastico è distribuito in lezioni da 50 minuti. La nostra sede è piuttosto distante dal centro e in tanti (almeno 400 alunni) ci serviamo dei mezzi pubblici. Ecco, gli orari della scuola non coincidono con quelli dei bus e questo comporta la richiesta di anticipo dell’uscita. Che non sempre è possibile ottenere». Così, gli alunni chiedono che gli orari dei bus possano essere modificati. In realtà, l’Atp, contattata dal giornale, si è detta disponibile a intervenire. «L’Azienda - spiega il presidente Atp, Leonardo Marras - studia gli orari in base alle richieste delle scuole. Così è stato fatto anche l’anno scorso per la Linea 7 che fa capolinea proprio di fronte alla scuola di Scala di Giocca. Cercheremo di rimodulare gli orari in base alle nuove necessità». In pratica si tratterebbe di posticipare di le partenze delle 13,35 e delle 13,48, così da consentire la fine della lezione (alle 13,40) e dare il tempo ai ragazzi di uscire e salire sull’autobus.

Tra l’altro, aggiunge il dirigente scolastico Angelo Fara, «mi preoccupa lo stato di via Carlo Felice; non esistono marciapiedi e i ragazzi vanno a piedi percorrendo il cigliodella strada, con le auto che transitano anche ad alta velocità».

Altro problema segnalato dalla studentessa Margherita Puledda è legato all’impianto di riscaldamento: «C’è un tubo rotto e se non si provvederà a ripararlo un’ala del caseggiato rimarrà al freddo. E non si possono trascorrere ore di lezione al gelo». Insomma, speriamo che la Multiss intervenga.

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