La Nuova Sardegna

OSILO. «Il cosiddetto baratto amministrativo non è una misura di sostegno per le persone economicamente svantaggiate né una modalità alternativa per pagare i tributi». Lo afferma la maggioranza consiliare ribadendo le proprie scelte nel confronto con la minoranza. «La tesi sostenuta dalla giunta comunale di Osilo – si legge ancora nel comunicato – in risposta alla richiesta della minoranza è oggi avvalorata dalla lettura della legge proposta a tutti i Comuni d’Italia dall’Ifel, l'istituto per la finanza locale dell’Anci. In una nota diramata alle amministrazioni si afferma chiaramente che non è coerente con l'oggetto delle disposizioni e con le finalità che si è proposto il legislatore, l'utilizzo delle possibilità offerte di riduzione delle imposte a favore di singoli contribuenti in difficoltà economiche».

Lo scopo della norma sarebbe quello «di riconoscere la possibilità, entro stretti limiti di oggetto e di tempo, di riduzione di imposta a favore di soggetti prevalentemente collettivi (associazioni, comitati etc.), che sulla base di specifici progetti, attuano una sorta di esercizio sussidiario delle funzioni e delle attività del Comune in determinati ambiti (ad esempio la cura del verde pubblico)».

La nota dell’Anci metterebbe fine alle «proposte che molti amministratori in tutta Italia avevano fatto, senza una attenta lettura della legge e sovente neppure una adeguata valutazione delle conseguenze, portando agli onori della cronaca un istituto, il baratto amministrativo appunto, che neppure esiste». «La giunta comunale di Osilo – conclude la nota – rimane comunque impegnata, a cercare percorsi amministrativi legittimi e sostenibili attraverso i quali venire in aiuto alle fasce di popolazione socialmente ed economicamente più deboli».

Mario Bonu