La Nuova Sardegna

Sassari

Ossi, annuncio choc del sindaco Serra: «Siamo al fallimento»

di Pietro Simula
Ossi, annuncio choc del sindaco Serra: «Siamo al fallimento»

Allarmante relazione in Consiglio sul bilancio del Comune Pareggio con 700mila euro «inventati per disperazione»

25 ottobre 2015
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OSSI. Bambole non c’è una lira! Stanco dei continui attacchi del Pd e del gruppo di opposizione “Insieme per Ossi” su Face book e sulla stampa il sindaco Giovanni Serra ha approfittato della discussione delle linee programmatiche di mandato per mettere il dito sulla piaga e «dire ai cittadini di Ossi come stanno realmente le cose in Comune». Ci son voluti cinque mesi per farlo, ma alla fine il momento della verità è arrivato.

«Ci si accusa di incapacità amministrativa e di scarsa “coesione” del programma». Per quanto riguarda Ossi Serra respinge al mittente l’accusa: tutti possono capire che in due-quattro mesi non si è in grado di fare niente o quasi niente, spiega. E passa all’attacco. Le esigenze di bilancio, afferma, hanno richiesto molte lacrime e sangue per i cittadini ossesi che da gennaio pagano lo 0,8 (dallo 0,2) di addizionale Irpef; sono stati anche ricontrattati i mutui (150 mila euro ricavati). «Pensavo che con questa partita di giro – commenta – il bilancio andasse in equilibrio». Invece «a luglio, ci si è resi conto che mancavano 700mila euro per chiudere un bilancio in grado di garantire gli stipendi, l’energia elettrica e i servizi essenziali ai cittadini e basta». E poi sbotta affidando alla “lira” (a lui forse più congeniale) il mesto elenco di quello che la sua amministrazione non è in grado di poter fare. «Non abbiamo cinque lire per incarichi professionali, finalizzati a fare un progetto». E prosegue: «Se vogliamo che il canale tombato sia ripristinato e messo in sicurezza, ad esempio, dobbiamo fare un progetto esecutivo; perché in Regione vogliono capire cosa dobbiamo fare, altrimenti non danno una lira». Ma per un anno e forse oltre, continua, dovremo andare a ritmi bassissimi, «perché non abbiamo cinque lire per ripristinare un marciapiede». Anzi: «Abbiamo anche circa 100 mila euro di debiti accumulati per varie ragioni».

Insomma, occorre sistemare il passato e poi vedere cosa si può fare per il futuro. Serra parla di un programma volutamente «minimalista, ma realista», e si dichiara pronto a sfruttare tutte le opportunità che verranno offerte da Comunità Europea, Stato e Regione «ma al momento - aggiunge - non si possono prevedere e quindi neanche programmare». Ma è solo un lampo di ottimismo, poi torna alle note dolenti: «Non abbiamo capacità di indebitamento né di spendita autonoma», sottolinea. Altro che pensare al futuro. E chiude con una profezia che non può che gettare allarme tra la cittadinanza: «Io devo dire agli ossesi come è la situazione attuale». Testuale: «È semitragica e prefallimentare. Settecentomila euro (per chiudere il bilancio) li abbiamo inventati così, per disperazione. Speriamo che vadano a buon fine, altrimenti al prossimo anno non lo so cosa succederà». E chiude implacabile: «Anzi lo so, ma preferisco non dirlo». La seduta riprende e fila liscia con l’approvazione delle linee di mandato e con l’accoglimento di alcune proposte di “Insieme per Ossi”.

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