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BENETUTTI

Si è spento don Michele Satta: 90 anni con fede e dinamismo

Si è spento don Michele Satta: 90 anni con fede e dinamismo

BENETUTTI. Tutta la comunità di Benetutti, lunedì pomeriggio nella chiesa di sant’Elena imperatrice, ha dato l’ultimo saluto a don Michele Satta, parroco emerito del paese, venuto a mancare all'età...

28 ottobre 2015
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BENETUTTI. Tutta la comunità di Benetutti, lunedì pomeriggio nella chiesa di sant’Elena imperatrice, ha dato l’ultimo saluto a don Michele Satta, parroco emerito del paese, venuto a mancare all'età di novant'anni. I familiari, le forze dell’ordine e il sindaco Gianni Murineddu, hanno voluto rendere omaggio a un uomo e un sacerdote amato da tutti, assieme a vescovi e parroci provenienti da tutto il Goceano e dal Logudoro. La salma è stata esposta nella chiesa di Sant’Elena dalla mattina fino al pomeriggio di lunedì. E don Michele è stato ricordato per il suo spirito allegro, la grande fede e il dinamismo organizzativo che metteva in ogni sua azione.

Figlio di Francesco e di Maria Cortes, don Satta nasce a Benetutti il 26 gennaio 1925. Dopo il seminario è ordinato presbitero da monsignor Cogoni a Benetutti, il 20 agosto 1950. È inizialmente viceparroco ad Alà dei sardi, nel 1961 è parroco a Chilivani. Nel 1965 si trasferisce ad Ozieri, nella curia vescovile. Durante la sua permanenza ad Ozieri, è stato professore e vicepreside dando il suo contributo negli istituti superiori, e sono tanti i suoi ex allievi che lo ricordano come insegnante diligente e giusto. Il servizio alla diocesi di Ozieri è stato reso egregiamente anche con la casa a Cala Moresca, a Golfo Aranci, in cui il sacerdote è stato impegnato in campeggio con ragazzi e giovani. Negli anni Sessanta, ha accompagnato il vescovo Cogoni a Roma in occasione del Concilio Vaticano II. A Benetutti è stato parroco dal 1983 al maggio del 2009. Don Satta ha vissuto in pieno anche il periodo delle faide, iniziate nel febbraio del 1984. «Sicuramente a Benetutti ha speso le sue forze, le sue capacità, lo zelo pastorale e anche la sua salute – ha commentato il vescovo Melis durante l’omelia –. A Benetutti, anche nei momenti più drammatici della vita della comunità ha profuso la sua passione per la musica, fondando un coro, e ultimamente fondando la corale di Nule. Ha voluto e animato una compagnia teatrale. Un uomo e un prete che ha amato profondamente la sua gente».

Elena Corveddu

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