La Nuova Sardegna

Sassari

L’Area del grifone diventa Sic: 29mila ettari da valorizzare

di Leonardo Arru
L’Area del grifone diventa Sic: 29mila ettari da valorizzare

La Regione ha approvato il piano di gestione del territorio da Bosa ad Alghero, Romana, Padria Villanova Monteleone, che rappresenta la metà dell’intera zona, è capofila del progetto

30 ottobre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





VILLANOVA MONTELEONE. Oltre 29mila ettari tutelati: l’intera “Area del grifone” rientra nel Sic, il Sito d’interesse comunitario “Entroterra e zona costiera tra Bosa, Capo Marrargiu e Porto Tangone”. La Regione ha approvato il nuovo piano di gestione dell’area Sic che comprende, oltre al comune di Villanova, anche Bosa, Montresta, Alghero, Monteleone Roccadoria, Romana e Padria. Il piano, suscettibile di ulteriori miglioramenti, sarà il riferimento futuro per la corretta gestione e valorizzazione economica del territorio.

Il progetto di adeguamento del piano Sic è stato elaborato grazie a un contributo regionale riconosciuto al comune di Villanova, quale ente capofila, ed è stato redatto dalla "Temi" di Roma, che ha sintetizzato le diverse richieste e sollecitazioni delle amministrazioni comunali, funzionari regionali, operatori economici e cittadini. «Il piano – afferma il sindaco Quirico Meloni – è il risultato finale di un lavoro di ascolto da parte della società incaricata del servizio, in occasione di diverse riunioni tenutesi nelle sedi dei singoli comuni, che ora dovranno procedere all’approvazione del documento».

L'area Sic del grifone si estende per oltre 29mila ettari dei quali il territorio di Villanova rappresenta da solo poco meno del 50 per cento. Conseguentemente è di grande importanza dotarsi di un piano di gestione del Sic, non solo per preservare le specie floristiche e faunistiche in via di estinzione, ma anche per valorizzare e promuovere una risorsa di significativo interesse economico. Nel piano di gestione sono contenute le linee di sviluppo che questo territorio può intraprendere, cogliendo la opportunità offerta da fondi regionali e comunitari destinati alla valorizzazione di aree Sic. Si tratta di azioni quali la riqualificazione di sentieri esistenti, la manutenzione delle strade interne, interventi di restauro e recupero del patrimonio archeologico e culturale, incentivi per la cura dei boschi e delle superficie a pascolo e prati, contributi per la rimozione di specie infestanti arbustive a macchia, incentivi per la zootecnia tradizionale e biologica, misure per la prevenzione degli incendi, interventi di salvaguardia del grifone.

Inoltre, il piano appena approvato offre la possibilità di ottenere aiuti economici anche per la definizione di programmi di lotta al randagismo, al contenimento di specie faunistiche invasive quali i cinghiali, alla bonifica delle discariche abusive. Ma c’è anche la regolamentazione della pratica dell’abbruciamento e delle pratiche forestali, interventi di promozione turistica e di attività sportive legate allo sport all’aria aperta. Quindi un programma non solo di norme e prescrizioni ma anche e soprattutto di opportunità di sviluppo economico e culturale, grazie alla valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche.

In Primo Piano

Video

Stefano Cherchi addio: a Sassari l'applauso della folla commossa per il fantino morto in Australia

Le nostre iniziative