La Nuova Sardegna

Sassari

Bono vuole ospitare la Casa della Salute per l’intero Goceano

di Barbara Mastino
Bono vuole ospitare la Casa della Salute per l’intero Goceano

Riforma sanitaria, Cocco (Sel) annuncia un emendamento La struttura potrebbe essere creata nel poliambulatorio

12 novembre 2015
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BONO. Anche Bono ha i numeri e le caratteristiche per ospitare una casa della salute. Ne è fermamente convinto il capogruppo di Sel nel consiglio regionale Daniele Cocco, che proprio in questi giorni nei quali la Regione si appresta a perfezionare la proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera si è espresso a favore dell’apertura di quel tipo di struttura nel Goceano. Ieri nel corso della conferenza sanitaria regionale è emerso che saranno create nell’isola altre cinque case della salute, oltre a quelle già previste o presenti, e Bono e il Goceano non possono perdere questa occasione: Cocco si pone quindi in prima linea in questa battaglia, e annuncia la presentazione di un emendamento alla commissione sanità affinché la creazione della casa della salute a Bono entri a far parte del disegno di legge che poi sarà approvato dal consiglio. Sulle modalità di apertura, con relativi e costi e logistica, c’è già una proposta pronta: è quella contenuta nella relazione sulla situazione del distretto sanitario di Ozieri, che con cifre e dati sui comuni e la popolazione avvalora la validità dell’idea di istituzione di una casa della salute all’interno del poliambulatorio di Bono. La relazione riferisce di attività sanitarie attualmente erogate su due stabili «in precarie condizioni generali», che necessitano di interventi di «manutenzione straordinaria e adeguamento normativo e tecnologico urgenti»: uno di questi è il poliambulatorio, dove con un investimento di poco più di due milioni di euro si potrebbero creare tutte le condizioni per stabilire la casa della salute. L’intervento prioritario per realizzare tali condizioni è la creazione di un centro dialisi, servizio di vitale importanza in un territorio dove l’incidenza delle patologie che ne necessitano è elevata anche per la presenza di una popolazione anziana particolarmente numerosa. Occorre inoltre ricollocare il servizio di igiene pubblica e creare una struttura di cure primarie, potenziare gli ambulatori, attivare dei servizi come il punto unico di accesso e l’unità di valutazione territoriale, che al momento sono presenti solo a Ozieri: realizzare, insomma, un centro sanitario capace di fornire assistenza e cure primarie in un territorio che è isolato e dove non si riescono a fornire alcuni fondamentali servizi di assistenza. Viene da sé che la sede della casa della salute, che per definizione è «la sede pubblica dove trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, compresi gli ambulatori di medicina generale e specialistica ambulatoriale, e sociali per una determinata e programmata porzione di popolazione» deve essere Bono, punto di riferimento per il Goceano e già in grado di ospitare la struttura con qualche intervento sul poliambulatorio.

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