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Ersu, la paga del dirigente arriva alla Corte dei Conti

Ersu, la paga del dirigente arriva alla Corte dei Conti

SASSARI. Lo stipendio della direttrice generale dell’Ersu va al vaglio della Corte dei Conti. Il sindacato Fendres–Safor, assistito dall’avvocato Andrea Schintu, ha denunciato la posizione della...

15 novembre 2015
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SASSARI. Lo stipendio della direttrice generale dell’Ersu va al vaglio della Corte dei Conti. Il sindacato Fendres–Safor, assistito dall’avvocato Andrea Schintu, ha denunciato la posizione della dirigente al procuratore regionale, che, secondo la segnalazione dell’organizzazione sindacale percepisce una busta paga superiore a quella che le spetterebbe in base ai contratti stabiliti dalle leggi della Regione, di cui Serra è dipendente. La vicenda è stata sviscerata oltre un anno e mezzo fa con diverse interrogazioni presentate in Consiglio regionale prima Luigi Lotto e Gavino Manca, e poi da Gaetano Ledda. Interrogazioni alle quali l’assessore Gianmario Demuro, ha risposto sentenziando che lo stipendio di Maria Assunta Serra è più alto del dovuto. Non solo, in seguito a un’istruttoria interna, la Direzione del personale della Regione ha chiesto alla dirigente dell’Ersu «la rimozione di tutti gli atti non conformi alla normativa».

In pratica Maria Assunta Serra, nominata direttore generale dell’Ente nel 2011, con decreto dell’allora presidente Ugo Cappellacci, ha stipulato un contratto con il beneplacito del Cda dell’Ersu, con cui si attribuiva la posizione di dirigente esterno all’amministrazione regionale. Un cavillo che consente alla direttrice di intascare uno stipendio notevolmente maggiore di quanto le spetti. Maria Assunta Serra infatti non è un dirigente esterno: è già dipendente della Regione, inquadrata come direttore del Servizio Affari generali di Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa). Incarico da cui risulta in aspettativa proprio per consentirle di ricoprire il mandato di direttore generale dell’Ersu di Sassari. Grazie al contratto “maggiorato”, Serra ha potuto intascare nel 2012 uno stipendio lordo pari a 166 mila 531,08 euro, contro quello della sua pari grado all’Ersu di Cagliari di 111 mila 969,75 euro. Le retribuzioni degli anni seguenti non sono disponibili nella sezione “Trasparenza amministrativa” del sito internet dell’Ente. Secondo la denuncia del sindacato la direttrice generale non avrebbe cambiato contratto e non avrebbe restituito alla Regione quanto già percepito. Anzi, segnala Lello Porcu, della segreteria regionale Fendres-Safor, «L’Ersu ha pagato a sue spese, 5mila euro, l’incarico a un avvocato esterno per la redazione di un parere pro veritate sulla legittimità del rapporto contrattuale del direttore generale», spiega Porcu. «Vista l’inadempienza degli organi politici e amministrativi della Regione di sanare questa situazione, abbiamo deciso di rivolgerci alla Corte dei Conti affinché adotti i provvedimenti necessari al fine di vedere restituita la somma indebitamente percepita dal direttore generale».

Vincenzo Garofalo

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