La Nuova Sardegna

SASSARI. Sul disimpegno dell’Eni nei confronti della chimica, il senatore del Pd Silvio Lai - insieme ad altri colleghi - ha presentato una interrogazione al Presidente del consiglio, al ministro per l’Economia e a quello delle Attività produttive. Nel frattempo il Senato ha avviato una indagine conoscitiva sulle procedure di vendita di Versalis da parte di Eni.

«Il governo deve sostenere questo settore e deve intervenire nei confronti di Eni: se ha intenzione di concentrare le proprie attività in altri comparti, accantonando impegni e progetti già avviati nel nostro Paese, la chimica deve restare in mani italiane, anche con l'intervento di Cdp - Cassa Depositi e Prestiti», afferma Lai.

«Il nuovo piano di riassetto di Eni sembra preveda un vero e proprio abbandono della chimica verde, con tagli previsti nei processi di riconversione di siti come Porto Torres, Marghera e Gela e con l'azzeramento degli investimenti previsti. L'annunciato disimpegno di Eni – sostiene Lai nell’interrogazione – sarebbe legato all'intenzione di concentrare le proprie attività nell'esplorazione ed estrazione di gas e petroli che si svolgerebbero al di fuori dei confini nazionali. Una scelta che rappresenterebbe un passo indietro rispetto a quanto finora affermato dai vertici di Eni». Il senatore Lai e gli altri firmatari chiedono al Governo di verificare se le notizie emerse in questi giorni siano rispondenti al vero e se non sia il caso di intervenire immediatamente nei confronti di Eni per chiarire quale sia lo stato dell'arte dei progetti di chimica verde in Italia e, più in generale, quali siano le reali strategie della società a livello nazionale ed internazionale. E Infine si chiede - aggiungono i firmatari - che venga ripristinato l'Osservatorio chimico nazionale per consentire di ottenere un quadro aggiornato e puntuale della situazione del settore . (g.b.)