La Nuova Sardegna

Sassari

Geriatria al Civile «Sempre più difficile garantire assistenza»

di Andrea Massidda
Geriatria al Civile «Sempre più difficile garantire assistenza»

Il racconto di Patrizia Tilocca, direttrice dell’unità operativa L’ appello alla classe politica: «Non dimenticare gli anziani»

06 dicembre 2015
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SASSARI. Dirige un reparto che accoglie pazienti anziani spesso affetti da patologie acute e molto complesse. E lo fa contando su appena venti posti letto, un organico medico carente e uno staff infermieristico da condividere con Gastroenterologia. Quasi una mission impossible. E infatti Patrizia Tilocca, primario al Santissima Annunziata dell’unità operativa di Geriatria – quella che in questi giorni è finita al centro delle cronache cittadine per via del sovraffollamento e del famigerato batterio Clostridium difficile – non ci sta a sobbarcarsi da sola il peso di queste due criticità. Così, con grande pacatezza ma anche con altrettanta fermezza, chiarisce punto per punto la realtà del suo ambiente di lavoro e senza troppi giri di parole richiama la classe politica a non trascurare la sanità pubblica. Specie adesso che la giunta regionale ha in programma il riordino della rete ospedaliera, ovviamente subordinata a quello degli enti locali. «Due propositi – dice Patrizia Tilocca – che se gestiti in maniera razionale potrebbero contribuire alla risoluzione di molti problemi negli ospedali: è infatti legittimo tagliare gli sprechi e chiudere le strutture inutili o che addirittura non raggiungono i parametri di sicurezza, ma non lo è ridurre le risorse essenziali come quelle per l'assistenza ai pazienti anziani, i quali rappresentano una grossa percentuale della nostra popolazione. Così l’augurio è che, nell'interesse di tutti, i nostri politici dimostrino di avere un’adeguata sensibilità verso la Sanità e ci consenta di lavorare e assistere i pazienti in maniera dignitosa».

Ma prima di arrivare a questa conclusione che sa tanto di appello, la responsabile di Geriatria parla della sistemazione dei ricoverati sulle barelle e delle infezioni ospedaliere. «Il sovraffollamento dei reparti tnternistici e in particolare della Geriatria - –spiega – è una criticità ben nota a tutti gli operatori sanitari, ripetutamente segnalata, ma di difficilissima soluzione. La riduzione dei posti letto per acuti, effettuata negli scorsi anni e prevista per i prossimi ancor prima che siano state attivate le strutture territoriali necessarie e quindi resa possibile una riduzione dei ricoveri, non poteva che portare a queste conseguenze. Nell’unità operativa di Geriatria – aggiunge – lo scorso anno sono stati ricoverati circa 1.500 pazienti, con un tasso di occupazione dei posti letto oltre il 130 per cento. Sono spesso pazienti affetti da Demenza, Alzheimer, Parkinson , cioè quelle patologie di cui ci si ricorda in occasione di particolari giornate, ma che poi vengono dimenticate. E invece noi abbiamo dato e diamo risposte concrete a questi pazienti e alle loro famiglie, con grandi sacrifici e difficoltà , ma senza mai rifiutare l'assistenza, purtroppo spesso ricorrendo anche all'utilizzo temporaneo delle barelle.

Infine le infezioni da germi resistenti.«Èun problema reale, ora in incremento per vari motivi fra cui il cattivo uso degli antibiotici. Ma è chiaro che in un reparto sovraffollato è difficile isolare i pazienti e le possibilità di contagio sono maggiori. La gestione di questi problemi sta diventando sempre più complicata, per la carenza di risorse e per i numerosi tagli che la Sanità ha subito, ed è spesso lasciata ai sacrifici personali dei singoli operatori»

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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