La Nuova Sardegna

Sassari

La Madonna col Bambino ritorna al mercato civico

La Madonna col Bambino ritorna al mercato civico

Ieri la cerimonia: l’effige venne rimossa 15 anni fa quando aprì il cantiere I box vendita in piena attività: spuntini e aperitivi per intrattenere i clienti

13 dicembre 2015
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SASSARI. Sarà lo sguardo benevolo della Madonnina, sarà l’atmosfera Natalizia, o sarà più semplicemente la spesa del sabato mattina, ma il mercato civico ieri mattina era piacevolmente vivace. All’esterno una piccola cerimonia, con il sindaco di Sassari Nicola Sanna e l'arcivescovo Paolo Atzei, per “salutare” il ritorno a casa della Vergine con Bambino, riappesa sul muro esterno del mercato civico che guarda in direzione di viale Umberto e del ponte Rosello.

Una collocazione simile a quella che doveva avere sino a una quindicina di anni fa, quando subì lo sfratto in occasione dell'avvio dei lavori per il nuovo mercato.

«Una effigie – ha ricordato Nicola Sanna – verso la quale i sassaresi hanno sempre dimostrato attenzione, portando ogni giorno fiori in devozione alla Vergine».

Dopo la cerimonia il sindaco, l'arcivescovo, gli assessori comunali con alcuni dirigenti comunali hanno fatto una visita all'interno del mercato e si sono intrattenuti con i cittadini e i titolari dei box vendita.

Verso mezzogiorno le vendite macinavano a pieno regime. Soprattutto di fronte ai banconi col pesce si allungava la fila dei clienti. Evidentemente la struttura sta funzionando bene, e anche gli operatori del mercato si sono rimboccati le maniche e stanno offrendo un buon servizio.

Per esempio una iniziativa di successo è l’allestimento nei banconi di una sorta di aperitivo. Per ammazzare il tempo di attesa i clienti possono spiluccare dei gustosi assaggini. Il box del pescivendolo Angelo Delogu è ben organizzato. Mentre lui serve e il suo aiutante squama e pulisce il pesce, gli acquirenti degustano pizzette, mangiano pane e acciughe accompagnando tutto con dell’ottimo vino.

Ma la stessa organizzazione c’è al banco dei generi alimentari, dove chi si ferma può assaggiare i formaggi, o gli insaccati o i dolci.

Insomma molti venditori cercano di rendere più accogliente il mercato e questa politica di viziare il cliente, sembra funzionare bene.

Sono i piccoli accorgimenti per contrastare la grande distribuzione e le uniche armi che i commercianti possono mettere in campo: il contatto umano, la qualità del servizio e la freschezza dei prodotti.

Poi per fare il grande salto di qualità il mercato civico dovrebbe offrire anche qualcosa in più: tipo il passaggio immediato della merce dal bancone alla brace, magari con una griglieria che cucina i prodotti appena venduti.

Un’idea della quale si parlava all’inizio del rifacimento del mercato, ma che successivamente si è arenata quando il progetto ambizioso - che prevedeva - tre piani è stato drasticamente ridimensionato. (lu.so.)

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