La Nuova Sardegna

Sassari

scuola civica di musica

Un amaro Natale per i docenti: non ci sono soldi

Un amaro Natale per i docenti: non ci sono soldi

OSILO. Amaro Natale per i docenti della scuola civica di musica "Sonos de Janas". Il comune di Osilo, per ora, non è in grado di pagare i compensi degli insegnanti relativi alle ore di lezione. La...

14 dicembre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





OSILO. Amaro Natale per i docenti della scuola civica di musica "Sonos de Janas". Il comune di Osilo, per ora, non è in grado di pagare i compensi degli insegnanti relativi alle ore di lezione. La scuola è formata dal consorzio dei comuni di Osilo (capofila), Olmedo, Villanova Monteleone e Putifigari, ed è finanziata per l'80 per cento dalla Regione e per la parte restante dall'utenza.

«L'anno scolastico - ricordano i docenti -, ufficialmente iniziato con un concerto dei docenti il 10 agosto 2015, è partito in forte ritardo per una svista di bilancio della Regione che aveva omesso la voce relativa alla somma da destinare alle scuole comunali di musica e si è potuto concludere in tempo, seguendo le rigide regole imposte dalla Regione stessa, il 14 novembre scorso solo grazie allo sforzo e alla buona volontà dei docenti».

A conclusione dell'annualità i docenti hanno offerto la loro disponibilità per realizzare una serie di esibizioni pubbliche, in ognuno dei comuni interessati, che hanno visto protagonisti gli alunni partecipanti». Adesso però il Comune di Osilo, operante su un territorio così vasto da assorbire le utenze dei comuni di Osilo, Olmedo, Putifigari e Villanova Monteleone, che ha ricevuto da parte della Regione e dell'utenza il finanziamento necessario, si trova a sviluppare un lavoro tanto capillare di divulgazione della cultura musicale solo grazie ai sacrifici degli insegnanti senza però mantener fede agli impegni di pagamento con loro assunti.

Non ci saranno le mensilità né il saldo di dicembre: qualche giorno fa, infatti, i docenti hanno ricevuto una mail dall'amministrazione comunale nella qualche si comunica che «per ora non si riesce a pagare i vostri compensi. Ci sono problemi di cassa e poiché la tesoreria a dicembre chiude oggi, non sarà possibile procedere. Vi farò sapere quanto prima quando si prevede di liquidarli ma a gennaio la tesoreria riapre dopo metà mese. Mi spiace». Una laconica comunicazione che i docenti hanno commentato come «sconvolgente», soprattutto perchè nel frattempo hanno anticipato tutte le spese relative alle trasferte ed hanno offerto quasi gratuitamente la loro opera per la realizzazione delle esibizioni pubbliche.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative