La Nuova Sardegna

Sassari

Corsia unica sulla 131 e a Predda Niedda, i lavori non partono

Corsia unica sulla 131 e a Predda Niedda, i lavori non partono

Da due anni solo disagi e pericoli per gli automobilisti Basolato sconnesso in corso Trinità, cemento in via Roma

03 gennaio 2016
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SASSARI. Strade pericolose, lavori che non finiscono mai, interventi discutibili e sciatti. Inizia un nuovo anno, ma per il decoro della città e la sicurezza dei suoi abitanti tanti ne sono passati senza che le cose cambino e si ponga definitivamente mano ad alcune emergenze.

La prima da affrontare è sicuramente il pericoloso restringimento sulla 131 in corrispondenza del cavalcavia danneggiato a Predda Niedda. Era il febbraio del 2014 quando un mezzo pesante della Gesenu si schiantò contro la struttura in cemento armato del sottopasso lungo la principale arteria della zona industriale. L’incidente compromise la stabilità del ponte e dopo gli accertamenti i vigili del fuoco richiesero la chiusura immediata di una corsia nel sottopasso e anche sulla Carlo Felice furono sistemati una serie di cartelli che nel punto corrispondente restringono, da allora, la carreggiata e impediscono uno scorrimento veloce del traffico. Sono entrambe zone dove il traffico è molto intenso, con il passatto di migliaia di autoveicoli ogni giorno, e dove la corsia unica crea una situazione di disagio e di rischio per chi è al volante.

Nell’imbuto del sottopassaggio, nelle ore di punta della circolazione, si creano file e ingorghi. Il Consorzio continua a mantenere posizionate le transenne. Che a distanza di due anni dallo schianto del mezzo Gesenu restano ancora lì. E non si vede un intervento risolutivo. Inervento che spetta alla Provincia, in quanto competente sulla 131. I tempi per risolvere il problema continuano ad allungarsi e la soluzione non arriva. Le proteste degli automobilisti sono più che legittime.

Altro intervento che dovrebbe essere messo in cantiere, questa volta dal Comune, è l’eliminazione dello stato pietoso in cui si trova il basolato in corso Trinità. Da oltre un decennio non viene eseguita una manutenzione degna di quel nome a quella che è una delle vie nevralgiche cittadine, in quanto convoglia il traffico in entrata e in uscita dalla città. In prossimità del semaforo all’incrocio con via Saffi e viale Sicilia i lastroni sono sconnessi e sollevati e creano avvallamenti che costringono a una gimcana per evitare le buche e a sobbalzi sul sedile chi deve percorrere obbligatoriamente corso Trinità.

Infine, da rilevare lo “scempio” compiuto sul marciapiede di via Roma in prossimità della Camera di commercio. Di recente sono state eliminate le vecchie cabine telefoniche Telecom. Ed è stato un bene perchè, inutilizzate, erano da anni un ricettacolo di rifiuti. Ma dopo la rimozione, delle cabine, non è stato ripristinato il marciapiede come il buon senso avrebbe voluto: cioè pavimentandolo. Al possto delle mattonelle, gettate di cemento, su cui, tra l’altro, è facile inciampare.

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