La Nuova Sardegna

Sassari

Bono, dalla Regione arrivano 4 milioni per la scuola media

di Barbara Mastino
Bono, dalla Regione arrivano 4 milioni per la scuola media

Il Comune investirà altri 400mila euro del proprio bilancio La speranza è di riuscire ad avviare i lavori entro il 2016

07 gennaio 2016
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BONO. Un finanziamento quasi da record arriva dalla Regione per la riqualificazione e l’ampliamento della scuola media di Bono: ben quattro milioni di euro, che aggiunti ai 400 mila provenienti dalle casse del Comune consentiranno di avere un edificio moderno e funzionale. Una “scuola del nuovo millennio”, come la definisce il piano dell’Asse 1 del bando Iscol@, al quale il Comune di Bono ha aderito da subito riuscendo così a diventare la prima amministrazione della Sardegna a sottoscrivere l’accordo di programma con la Regione che metterà a disposizione i fondi per avviare i lavori. Lavori che partiranno presto, assicurano dal Comune, che intende indire un concorso di progettazione internazionale, al quale seguirà l’acquisizione della progettazione esecutiva e l’appalto dei lavori entro il 2016. Grazie a questo intervento sarà avviato un percorso di riqualificazione dell’edificio esistente caratterizzata da una forte correlazione tra progetto architettonico e progetto didattico: l’obiettivo è quello di realizzare scuole «aperte, flessibili ed adattabili ad una nuova organizzazione della didattica che metta al centro lo studente». Il tutto grazie alla realizzazione di «architetture incentrate su un ambiente scolastico flessibile, in grado di adattarsi alle esigenze cognitive delle nuove generazioni, in cui sia possibile un’efficace integrazione tra innovazione metodologica disciplinare e la sperimentazione laboratoriale». Grazie a questi lavori, quindi, la scuola media di Bono diventerà, come spiega il vice sindaco Michele Solinas, «un punto di riferimento non solo per le attività di apprendimento ma anche per le attività formative, ricreative, sportive e culturali da svilupparsi in una struttura che sia aperta per l’intera giornata. L’obiettivo è una scuola che favorisca i processi di integrazione tra i diversi soggetti della comunità locale e che faccia della qualità architettonica e della sostenibilità ambientale e sociale i suoi punti di forza». Il primato ottenuto dal Comune di Bono è dovuto in parte, senza dubbio, al grande impegno di spesa preso dalla stessa amministrazione: ben 400 mila euro, un importante sforzo per un ente locale in questo periodo di crisi. Ma un impegno che ha una sua filosofia ben precisa: la convinzione che, come spiega il sindaco Michela Sau, «un Paese che non investe sulla scuola e sulla formazione delle nuove generazioni non ha futuro. Non siamo certo i primi a dirlo – aggiunge il primo cittadino – ma è un dato di fatto che la scuola pubblica non sia stata adeguatamente supportata dai governi che si sono succeduti in questi anni, tanto che è sempre più necessario l’intervento dei Comuni per garantire le dotazioni di base (dalla cancelleria ai detersivi e ogni altra dotazione necessaria per l’igiene delle strutture scolastiche e dei ragazzi). E questo sarebbe il problema minore – afferma ancora il sindaco – se la “trascuratezza” e la disattenzione verso la scuola non interferissero anche sulla qualità dell’offerta formativa che spesso è garantita solo grazie all’operato talvolta eroico degli insegnanti, sempre più bistrattati».

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