La Nuova Sardegna

Sassari

Ospedale, una raccolta di firme per garantire il livello dei servizi

di Barbara Mastino
Ospedale, una raccolta di firme per garantire il livello dei servizi

Giorni febbrili per la definizione degli assetti della sanità regionale secondo le nuove normative Ieri Leonardo Ladu a Cagliari per presentare la proposta di 67 sindaci dei centri del territorio

20 gennaio 2016
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OZIERI. Sono giorni febbrili per la definizione degli assetti della sanità regionale, in particolare per la riorganizzazione della rete ospedaliera per la quale sono iniziate proprio ieri le consultazioni dei sindaci attraverso le conferenze territoriali e sono ormai realtà diverse petizioni popolari per chiedere che il Segni mantenga la sua centralità nel territorio. Per Ozieri, e per tutto il Nord Sardegna, era presente ieri a Cagliari anche il sindaco Leonardo Ladu, che dell’assemblea dei sindaci è presidente, e che anche in questa occasione ha fatto sentire la sua voce presentando la nota proposta controfirmata da tutti i 67 sindaci del territorio della provincia di Sassari che mira a classificare come presidio di primo livello l’ospedale unico formato dai nosocomi di Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi. L’ospedale di primo livello non è stato previsto nel territorio dell’attuale Asl 1: una mancanza grave, dicono i sindaci, che per questo - oltre che per salvaguardare l’assistenza sanitaria nelle zone periferiche e interne - hanno predisposto una proposta che mira appunto a ottenere la classificazione di presidio di primo livello per l’ospedale unico del Nord-Ovest. Un’ipotesi che Ozieri, con gli altri Comuni, sta portando avanti da mesi e che in città ha visto compattarsi su un’unica posizione la maggioranza di centro sinistra e l’opposizione di centrodestra. La classificazione di primo livello, come detto più volte, consentirebbe di mantenere in piedi tutta una serie di unità operative in particolare negli ospedali di Alghero e Ozieri (qui, in particolare, oculistica e neurologia, che nello stabilimento di base non sono previste) e di riuscire a tenere aperto un punto nascite unico, ovvero con un’unica équipe, che scongiurerebbe la chiusura, già annunciata a livello nazionale, delle sale parto sia di Ozieri sia di Alghero. Il punto nascite di Ozieri risulta sospeso da circa tre anni, e la notizia di chiusura ufficiale è giunta qualche giorno fa insieme con quella della chiusura di altre sette sale parto in Sardegna tra cui appunto anche Alghero. L’ennesima iattura da scongiurare, per la quale come si sa a Ozieri c’è stata una forte mobilitazione anche popolare concretizzata si giusto una settimana fa con la manifestazione nel piazzale antistante l’ospedale Segni promossa dal comitato spontaneo Progetto 2.0 nato per iniziativa della giovane mamma Maria Vittoria Dettoto. In quell’occasione, alla presenza anche di alcuni sindaci, era nata la duplice proposta di attivare una petizione popolare (sono ben due, nel frattempo, le petizioni attivate a Ozieri e nel territorio, che alla fine senza dubbio convergeranno in un’unica raccolta firme) e di portare avanti altre iniziative a sostegno dell’azione dei sindaci per la classificazione di ospedale di primo livello Ozieri-Alghero e per salvare il salvabile in una sanità territoriale che rischia di cadere sotto i colpi di una spending review fatta di tagli lineari.

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